La preoccupazione nelle aree produttive nostrane riguardo ai danni di questo insetto è salita negli ultimi mesi, soprattutto in
Toscana, dove la produzione di pinoli rappresenta un'eccellenza del territorio. Andrea Gennai, direttore del Parco Naturale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli (Pisa), aveva recentemente dichiarato come l'attacco del
L.occidentalis fosse stato particolarmente duro quest'anno, rendendo molte pigne vuote. "
Il settore è in grande crisi", aveva esclamato. A ciò va aggiunto anche l'andamento climatico sfavorevole nel 2014, che non ha permesso ai semi di maturare perfettamente.
Leptoglossus occidentalis
Di conseguenza, il
prezzo dei pinoli è salito vertiginosamente: circa 50 euro al chilo all'ingrosso e quasi il doppio al dettaglio. I pinoli sono un prodotto molto utilizzato in Italia, specialmente dall'industria di trasformazione ed è quindi facile che diventino merce rara.
I
furti nei punti vendita sono tanto comuni quanto facili, considerato che i pinoli vengono venduti in bustine che si prestano ad essere nascoste in tasche o borse. Ma anche tra i fornitori all'
ingrosso l'allarme è alto: basti pensare che nell'ottobre scorso sono state rubate 7 tonnellate dallo stabilimento di uno dei principali grossisti italiani di pinoli. Valore totale del furto: circa
400.000 euro.
Chi ruba i pinoli evidentemente sa come e dove "piazzarli", come confermato anche dalle indagini avvenute riguardo al maxi furto di cui sopra. Nel 2014, il giro d'affari dei pinoli nella grande distribuzione italiana è stato di
48 milioni di euro.
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