Export negli Usa, 20 nuovi ispettori per il cold treatment

Export negli Usa, 20 nuovi ispettori per il cold treatment
Si è svolto il 10 e l'11 settembre a Pietramurata, in provincia di Trento, il corso per l'abilitazione degli ispettori dei Servizi fitosanitari regionali e provinciali alla procedura telematica 556 per il "cold treatment", il trattamento a freddo contro la mosca della frutta necessario per esportare in numerosi paesi, tra cui gli Stati Uniti.

Dalla campagna commerciale scorsa, l'Italia ha iniziato ad esportare verso gli Stati Uniti anche mele e pere, oltre a kiwi, uva da tavola, agrumi e kaki già ammessi. L'apertura per questi nuovi prodotti e l'incremento delle esportazioni per prodotti come ad esempio il kiwi richiederanno un maggior impegno da parte dei Servizi Fitosanitari, che hanno colto l'opportunità di avere a disposizione un maggior numero di ispettori abilitati, in particolare nelle Province autonome di Trento e Bolzano, che hanno abilitato ben 10 ispettori.

Cso-Centro Servizi Ortofrutticoli ed Assomela, che hanno lavorato congiuntamente all'apertura del mercato statunitense per mele e pere all'inizio della scorsa stagione, hanno proposto ed organizzato insieme anche questa due giorni di formazione, con l'intervento di Scoot Wood, esperto formatore USDA per il cold treatment, Judith Hall, Direttrice Area Europa Africa di Aphis e Giovanni Bulzacca, consulente per le operazione USDA cold treatment per le maggiori compagnie di navigazione

Il corso si è svolto presso la Cooperativa Valli del Sarca a Pietramurata, aderente alla OP "La Trentina", e si è articolato in due parti: una prima giornata dedicata alla teoria con la spiegazione e dimostrazione delle procedure ed una seconda giornata con la prova pratica con un container di una compagnia di navigazione. In questo modo gli ispettori hanno potuto effettuare l'intera procedura richiesta dagli Usa per il trattamento a freddo su mele realmente poi partite nella giornata di giovedì 11 settembre per gli Stati Uniti.

"Il corso di abilitazione teorico-pratico, realizzato in questi giorni con 20 ispettori provenienti da Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano – commentano Giulia Montanaro di Assomela e Simona Rubbi di CSO – favorirà gli esportatori, che avranno così maggiori opportunità e supporto dai nuovi ispettori fitosanitari abilitati alla nuova procedura telematica". Anche per fronteggiare le conseguenze negative del recente embargo russo e l'instabilità politica che sta colpendo anche altre aree generalmente ritenute strategiche per i nostri prodotti, il maggior numero di ispettori abilitati faciliterà l'accesso ad uno dei mercati più promettenti come quello degli Stati Uniti.

Viene espressa particolare soddisfazione per la riuscita del corso, che ha avuto come punti di forza, oltre alla presenza degli esperti APHIS – USDA, la realizzazione della prova pratica direttamente su un container in partenza per gli Stati Uniti.

Fonte: Ufficio Stampa CSO