Granata: si profila una stagione ricca di sfide per le mele

Il Dg di Melinda: qualità elevata e investimenti per emergere in un mercato complesso

Granata: si profila una stagione ricca di sfide per le mele
La Val di Non attende 400.000 tonnellate di mele di elevata qualità in una stagione che, pur non partendo certo sotto i migliori auspici a causa di un insieme di fattori critici (cliccare qui per leggere la news di Italiafruit di ieri), potrebbe comunque regalare soddisfazione ai produttori. Ne è convinto, Luca Granata, direttore generale di Melinda, protagonista di un ampio Botta & Risposta in esclusiva con la nostra testata. 

Direttore, Prognosfruit lo ha detto chiaro e tondo: sarà un raccolto abbondante quello della stagione 2014-2015 delle mele, in Italia come nel resto d'Europa. Quali le vostre aspettative dal punto di vista quantitativo e qualitativo? 
Grazie a condizioni climatiche ottimali durante il periodo della fioritura, durante la di moltiplicazione iniziale dei "frutticini" e - almeno finora - anche durante la fase di accrescimento, il raccolto 2014 di mele in Val di Non dovrebbe essere buono in termini di  quantità (circa 400.000 tonnellate) ed eccellente in termini di qualità, con frutti di pezzatura ottimale e nuovamente in linea con gli standard Melinda: colorazione da buona ad ottima, nessun difetto di sorta.

Il raccolto della varietà Gala è già iniziato? Con quali prospettive?
La raccolta della Gala Melinda 2014 è iniziata il 19 agosto nelle zone ad altimetria inferiore (circa 400 metri slm), e il 23 agosto nelle zone di centro-alta valle. E' quindi del tutto prematuro fare considerazioni sull'entità della produzione, anche se in pianta i frutti risultano evidentemente di pezzatura buona e di colorazione ottimale. La commercializzazione inizierà in settembre e quindi per il momento non abbiamo quotato la nostra offerta. Per tutte le altre varietà la cui raccolta sarà successiva a quella di Gala è ovviamente ancor più prematuro parlare di numeri, anche se le aspettative in termini quali-quantitativi sono davvero elevate.



Embargo russo, crisi dei consumi, offerta elevata: si rischia di ripercorrere le orme della frutta estiva? Quali sono le strategie per aggirare i problemi e quali  le aspettative sul fronte dei prezzi?  
Non vorrei sembrare irrealisticamente ottimista a tutti i costi, ma credo che qualsiasi situazione, incluse naturalmente le tre citate, debbano essere valutate da noi produttori con tutto il necessario equilibrio. In particolare:
  • embargo russo: la Russia è il principale importatore di mele del mondo, tutti gli anni ne importa un milione di tonnellate o più. Credo che anche nel corso della stagione che sta per cominciare tale enorme livello di importazioni non varierà di molto. Probabilmente qualche area potrà avere forse qualche vantaggio a discapito di altre, ma alla fin fine l'enorme import russo di mele contribuirà a mantenere in equilibrio l'offerta mondiale di mele, anche se l'embargo verso la EU28 dovesse effettivamente durare a lungo, cosa peraltro nemmeno del tutto sicura;

  • crisi dei consumi: sulla base dei dati di consumo presentati da H. Schwartau di AMI in occasione di Prognosfruit 2014 e non obiettati da nessuno delle centinaia di esperti del settore presenti, in Italia nel corso della stagione 2013-2014 il consumo di mele sarebbe sceso solo del 2% a volume rispetto a quello della stagione 2012-2013. Se si considera che la pezzatura media dei frutti collocati sul mercato nel corso dell'ultima stagione è stato di diversi (2-3 almeno) millimetri in meno rispetto a quello medio dei frutti venduti nel corso dell'anno precedente - per il mero fatto che i frutti disponibili erano più piccoli - e che ogni millimetro di pezzatura in meno rappresenta un -4% in peso, si potrebbe concludere che il numero di frutti di mela consumati nel 2013-2014 è stato superiore a quello dell'anno precedente. Durante la prossima stagione la pezzatura dei frutti sarà certamente molto superiore a quella dello scorsa stagione per cui, se il numero di frutti che gli italiani consumeranno sarà uguale, o anche leggermente inferiore, a quello dell'anno scorso potremmo addirittura assistere ad un incremento della quantità di mele consumata. 

  • produzione continentale abbondante: vero, però si tratta solo del 3% in più rispetto a quella del 2008, che per Melinda è stato un anno piuttosto buono. Inoltre dobbiamo aspettare a vedere quale sarà la reale quantità raccolta e disponibile per il consumo fresco. In tutti le principali zone di produzione dovranno ancora passare almeno 30 giorni prima di entrare nella fase clou della raccolta e molti eventi possono ancora verificarsi. Per finire, non si deve mai fare d'ogni erba un fascio: per le varietà che rappresentano quasi il 90% delle mele coltivate da Melinda, cioè Golden, Renetta e Fuji, la variazione di produzione prevista nel 2014 rispetto al 2013 è pressoché irrilevante (+2%) e non credo che creerà problemi particolari. Non è del tutto vero che i consumatori sono disponibili a sostituire la mela che preferiscono con qualsiasi altra, così come i gusti ed i consumi sono abbastanza diversi nazione per nazione.



  • strategie per aggirare la crisi: Melinda nel 2014 disporrà - se la Natura lo vorrà - di almeno 400.000 tonnellate di mele che, al momento sono belle come raramente lo sono state r nel corso degli ultimi 2-3 anni. Siamo perfettamente attrezzati per la raccolta e la perfetta conservazione di tutto il raccolto dei nostri soci. Inoltre, a giorni, entrerà in funzione il nostro ultimo centro di confezionamento ad alta tecnologia in grado di selezionare e confezionare oltre 90.000 tonnellate l 'anno. Grazie a ciò il nostro reparto lavorazione prodotto sarà in grado di sostenere con relativa facilità vendite di oltre 12.000 tonnellate a settimana. Una gran bella flessibilità! Siamo anche  in procinto di lanciare una nuova varietà ed abbiamo messo a punto un piano promo-pubblicitario di tutto rispetto, con diverse novità. In buona sostanza siamo super-attrezzati per competere testa a testa con qualsiasi altro produttore di mele del mondo.
Ricapitolando: sarebbe certamente sbagliato pensare che la situazione sarà facile e quindi un po' preoccupati noi di Melinda  lo siamo, ma lo saremmo molto di più se prevedessimo di raccogliere poche mele di cattiva qualità e avessimo problemi per stoccarle, selezionarle e confezionarle come ci chiedono di fare i nostro clienti. Siamo consapevoli delle difficoltà che ci aspettano, ma crediamo che ci saranno anche delle opportunità da provare a sfruttare. I conti, come sempre li faremo nell'agosto del prossimo anno. E vedremo solo allora come sarà effettivamente andata. 



Vi è ancora prodotto della campagna 2013-2014 in giacenza? 
Ieri, lunedì 25 agosto, Melinda aveva in giacenza meno dell'1% del raccolto 2013 che è già allocato ai nostri migliori clienti, ai quali di fatto stiamo garantendo, come è doveroso, un servizio di fornitura fino al giorno in cui inizieremo la consegna delle prime Melinda 2014, verso la metà di settembre. 

Quali sono, infine, le novità in cantiere per i prossimi mesi? 
La stagione 2014-2015 vedrà il lancio della nuova nata della famiglia Melinda di cui deteniamo l'esclusiva per l'Italia e della quale per la prima volta disporremo di una quantità commerciale sufficiente per sostenerne un lancio a livello nazionale. Stiamo inoltre testando numerose nuove varietà - alcune delle quali in esclusiva ed altre in collaborazione con altre Organizzazioni di Produttori - tra le quali a mio avviso ci sarà il prossimo reale break-trough del mercato internazionale delle mele. Grande entusiasmo tra i nostri soci ha inoltre generato la nostra prima campagna di commercializzazione di ciliegie, lamponi, fragole e frutti di bosco Melinda e le prospettive che vediamo per il prossimo futuro. In ottobre 2014 inizierà lo stoccaggio delle prime 10.000 tonnellate di mele Melinda in ambiente ipogeo, 275 metri sotto la superficie coltivata a melo, 800 metri dentro la montagna e 575 metri sopra il livello del mare: una grand-premiere mondiale! Ma di questo riparleremo a tempo debito... 

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