MELINDA, PARTNERSHIP CON L'INGLESE ASDA PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLE MELE CONSERVATE IN AMBIENTE IPOGEO

MELINDA, PARTNERSHIP CON L'INGLESE ASDA PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLE MELE CONSERVATE IN AMBIENTE IPOGEO
Melinda trova un partner internazionale di primo piano per la distribuzione nel Regno Unito di Gran Bretagna delle mele di propria produzione che saranno conservate nel nuovo, futuristico impianto di conservazione in ambiente ipogeo che il Consorzio trentino sta realizzando, il primo di questo tipo a livello mondiale: la catena inglese Asda - uno dei principali players della Gdo in UK, controllata al 100% dal gigante statunitense della distribuzione WalMart -  acquisterà da Melinda e commercializzerà in tutti i suoi negozi anche parte delle mele Golden conservate nell'innovativa struttura.
 
Le “celle” sotterranee per la frigo-conservazione delle mele oggetto dell’operazione sono ubicate in una montagna coltivata a meleti in Val di Non, dentro un giacimento di roccia Dolomia formatosi circa 170 milioni di anni fa, 575 metri sopra il livello del mare, 280 metri sotto la sommità del monte e a una distanza di circa 800 metri dall’esterno; le pomacee saranno quindi protette ed isolate da milioni di metri cubi di roccia durissima.




Al completamento, si evidenzia da Melinda, l’impianto potrà accogliere circa 50.000 tonnellate garantendo significativi miglioramenti in termini di salvaguardia del terreno agricolo, riduzione nel consumo di acqua e dell'energia elettrica. Altri aspetti positivi saranno il previsto incremento dell’occupazione e un miglioramento della qualità dei frutti così conservati.

In base all’accordo, Melinda investirà nell’impianto mentre il colosso inglese si impegna ad acquisire le mele attraverso la controllata al 100% Ipl (International Procurement and Logistics), principale importatore di frutta e verdura per la Gran Bretagna.


 
“Un progetto futuristico che consentirà di soddisfare un bisogno antico, quello di conservare mele assicurando  nel contempo una lunga serie di vantaggi”, commenta Luca Granata, direttore generale di Melinda. “Tutto è nato quasi per caso dall’incontro tra il nostro consorzio e un’impresa locale specializza nell’estrazione di roccia per la produzione di innovativi materiali da costruzione. Poi abbiamo coinvolto diverse Università e istituti di ricerca in Italia e all’estero e con il loro supporto, nel rispetto degli interessi strategici e commerciali di ciascuno, abbiamo dato vita a una sinergia di grande valore tra agricoltura e industria locale che ci consentirà di aumentare considerevolmente la capacità di stoccaggio, come previsto dal nostro Piano Industriale, nell’ambito di un’operazione  realmente eco-sostenibile che, stando ai nostri test, migliorerà la qualità delle mele e avrà benefiche ripercussioni sull’economia e sull’occupazione locale”.

A livello strutturale, è in corso di completamento il primo lotto da 10.000 tonnellate di capacità dove in ottobre 2014 Melinda collocherà parte delle mele del prossimo raccolto e condurrà ulteriori valutazioni che - secondo i vertici del Consorzio trentino - dovrebbero confermare o forse migliorare i risultati già lusinghieri raccolti nel piccolo impianto sperimentale (120 tonnellate) realizzato due anni fa.

Melinda ha finora presentato il progetto ad alcune catene distributive in Italia e all’estero; la prima con cui è stato raggiunto un accordo è stata proprio Ipl-Asda, che ha ritenuto vantaggioso essere della partita.

Martin Smith, category manager di Ipl, ha approfondito l'operazione nel corso di una visita al sito e in un comunicato stampa, si dichiara entusiasta: "Un progetto davvero emozionante sul quale abbiamo lavorato per oltre due anni. Vediamo un grande vantaggio in termini ambientali e queste mele sono davvero buone da mangiare. La prima volta che ho visitato il sito è stata un’esperienza unica e indimenticabile e adesso mi piace l’idea che i nostri clienti potranno gustare queste mele che hanno dietro le spalle una storia così innovativa”.

Asda distribuisce ogni anno circa 50 milioni di mele Golden in tutti i suoi negozi del Regno Unito.
Fino ad oggi circa un quarto del quantitativo è stato fornito da Melinda mentre i restanti tre quarti provengono da vari fornitori francesi e sudafricani; il Consorzio trentino ritiene che lo sviluppo congiunto del progetto Ipogeo potrebbe determinare una progressiva variazione dei rapporti storici.

Mirko Aldinucci
editor
mirko@italiafruit.net

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