IPERTENSIONE? L’OMS RACCOMANDA LA DIETA “DASH”, RICCA DI FRUTTA E VERDURA

IPERTENSIONE? L’OMS RACCOMANDA LA DIETA “DASH”, RICCA DI FRUTTA E VERDURA
In occasione della recente giornata mondiale contro l'ipertensione arteriosa (il 17 maggio scorso), l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un allarme contro quello che è stato a pieno titolo definito come il "killer silenzioso" del nuovo millennio: se l'ipertensione non è infatti di per sé catalogabile come una malattia, le vittime dovute all'aumento della pressione arteriosa sono in aumento esponenziale in tutto il mondo, fino a raggiungere un allarmante 19% dei decessi totali. In Italia, si stima che quasi un adulto su tre si trovi a soffrire di aumenti della pressione sistolica che portano i valori al di sopra della soglia d'attenzione stimata dall'OMS (si definisce ipertensione la presenza di valori superiori a 90/140) e un altro 19% abbondante rischia di incappare negli stessi problemi a breve.

Dal momento che abbassare i valori della pressione è un'impresa piuttosto ardua e che (nei casi più gravi) comporta l'assunzione di sgradevoli medicinali per un lasso di tempo che va da un'"ora" a "sempre", il modo migliore per prevenire il fenomeno è quello di giocare d'anticipo sull'insorgere degli sbalzi, cominciando l'opera di prevenzione e controllo a partire dalle nostre tavole, luogo dove l'ipertensione trova spesso il terreno congeniale per le sue folli ascese.

In tale contesto, l'OMS raccomanda la cosiddetta Dieta Dash (acronimo di Dietary Approach to Stop Hypertension), già eletta miglior dieta del 2012 da USA News e World Report. La dieta Dash è un regime alimentare ideato dai nutrizionisti d'Oltreoceano per garantire, oltre ad una riduzione della massa grassa, anche il controllo di quei valori potenzialmente pericolosi per la nostra pressione, cercando di abbinare il fattore peso con la salute delle arterie. Tale dieta incentra la propria attenzione sulla presenza di sodio nei cibi, elemento considerato come causa primaria dell'aumento della pressione. Tenere a bada i livelli di sodio non è semplice: molti alimenti (lievito, alimenti conservati o trattati, cereali e glutammato), soprattutto se "in scatola", forniscono al nostro organismo una dose di sodio ben al di sopra del nostro fabbisogno quotidiano, mettendo così a repentaglio in modo inconsapevole la salute delle arterie e i livelli della pressione.

Occorre, dunque, cercare di orientare la nostra attenzione su cibi freschi (qualora risulti possibile) e leggere con attenzione i valori riportati sulle confezioni che acquistiamo al supermercato, non limitando il nostro interesse alla quantità complessiva di calorie (elemento che va per la maggiore) fornita dall'alimento che ci apprestiamo ad acquistare, ma prendendo in analisi anche gli eventuali livelli di sodio dovuti per lo più alla metodologia di conservazione del prodotto. Via libera dunque a frutta, verdura, carni bianche, pesce, cereali, frutta secca e legumi, tutti cibi che garantiscono un basso apporto di sodio e aiutano a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo LDL (altra potenziale minaccia per la pressione).

Fonte: Emerge il Futuro