Dalla distribuzione

WAX APPLE, LA "MELA-PERA" MALESE DAL GUSTO RINFRESCANTE PRESENTATA A CIBUS 2014

Lián Wù, è questo il nome cinese di un singolare frutto trovato in uno degli stand al Cibus 2014 (vedi Italiafruit News del 9 maggio 2014). Di norma come redazione siamo ghiotti di novità, e questa «mela cerata» (in Italia è chiamata Acqua Mela, ma il nome inglese è Wax Apple, con chiaro riferimento alla lucentezza della buccia simile alla cera) ha subito catturato la nostra attenzione per la strana forma e il colore acceso. Così l'abbiamo assaggiata per voi in modo da testarne caratteristiche e potenzialità.

I nomi per questo frutto (tecnicamente Syzygium samarangense - Eugenia javanica) si sprecano; sui vari siti web viene chiamata in infiniti modi come Jambu air in malese, Champoo in thailandese... e molti altri. Wax Apple, però, è quello che abbiamo ritrovato più spesso. L'azienda produttrice, e che ha esposto il prodotto al Cibus, si chiama Jing Tang, da Haikon, in China e in fiera presentava numerosi frutti interessanti tra cui, per l'appunto, la Wax Apple. Il prodotto è nativo dell'arcipelago malese e probabilmente ha trovato in Cina chi ha saputo apprezzarlo e produrlo in quantità sufficienti per il commercio.

Il frutto si presenta con una buccia di colore rosso intenso e lucido, proprio come la cera. Non ha particolare profumo e al taglio l'interno risulta abbastanza consistente e omogeneo, senza semi. Sbucciandolo si ha la sensazione che sia tale e quale ad una mela, mentre il gusto ricorda più un incrocio tra questa e una pera Abate (senza parvenza di grumi), con un retrogusto velato di asparago bianco. Certo è che, assaggiandolo, risulta fresco e dissetante, ma senza un gusto particolare. Infatti spesso viene acquistato più per il suo aspetto particolare e accattivante che per il sapore.
Il futuro referenziamento nei supermercati e nei fruttivendoli più inclini alle novità ne suggerirà il successo.