FRESHFEL: SERVE UN NUOVO APPROCCIO POLITICO PER AUMENTARE IL CONSUMO DI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI FRESCHI

FRESHFEL: SERVE UN NUOVO APPROCCIO POLITICO PER AUMENTARE IL CONSUMO DI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI FRESCHI
Esperti del settore hanno esortato i politici a livello europeo sollecitando un nuovo approccio alle politiche di sostegno al comparto agroalimentare, poiché quelle in vigore sono inadeguate a incentivare e valorizzare il consumo effettivo di frutta e verdura. Una rinnovata impostazione delle politiche potrebbe generare grandi vantaggi economici in tutta Europa, migliorando i rendimenti per il settore e creando beneficio diffuso a livello sociale. Freshfel Europa e Aprifel la settimana scorsa hanno infatti coordinato un dibattito politico al Parlamento europeo di Bruxelles.
I benefici derivanti dal consumo di frutta e verdura sono conosciuti da tempo, non a caso sono gli alimenti consigliati nelle linee guida delle diete. Aumentare l'assunzione di frutta e verdura è indispensabile per avere una vita sana; in più esse svolgono un importante ruolo nella prevenzione delle malattie con una conseguente riduzione dei principali costi economici, sociali e personali creati dalle malattie croniche e non trasmissibili.
Il dottor Godfrey Xuereb (OMS) ha osservato: "E' allarmante che nella maggior parte degli Stati membri dell'UE il consumo medio di verdura e frutta sia inferiore a quello minimo indicato dall'OMS (400 grammi al dì). I capi di Stato e di governo delle Nazioni Unite infatti ritengono che l'aumento del consumo medio di frutta e verdura sia una delle sfide da vincere entro il 2025".
Secondo i dati del monitor sul consumo annuale elaborato da Freshfel si è verificato un calo nell'assunzione di frutta o verdura negli ultimi dieci anni. Philippe Henri, presidente di Freshfel ha dichiarato: "I responsabili delle politiche di governo a livello europeo devono unire le forze con gli scienziati e gli operatori del settore per invertire tale tendenza. Devono essere presi in considerazione nuovi sforzi politici e strategici per favorire la prevenzione delle malattie croniche".
Anche il professor Philip James (International Obesity Task Force) è irremovibile quando afferma che: "Adesso è il momento giusto per cambiare le politiche europee che riguardano questo settore, a maggior ragione per l'attuale fase di crisi economica, in cui le diete spesso diventano poco salutari".
È necessario un approccio multi-dimensionale per passare da una politica consapevole della diffusa carenza alimentare a strategie efficienti che si traducano in vantaggi economici per produttori e operatori della filiera ortofrutticola.
Al termine dell'incontro, infine, è stato chiesto al Parlamento europeo di istituire un gruppo di esperti per guidare questo processo di cambiamento nell'ambito della prossima legislazione parlamentare, la quale si rinnoverà a giugno dell'anno prossimo.
La signorina Anthea McIntyre (MEP) ha concluso: "Frutta e verdura rappresentano il 18% del valore della produzione agricola totale dell'UE e sono prodotte su una superficie pari al 3% di tutte le terre coltivate. Il settore vale oltre 50 miliardi di euro, con 80 milioni di tonnellate prodotte e distribuite da 550.000 dipendenti".

Fonte: Freshfel