IL FUTURO DELLO SHIPPING AL FORUM EUROMEDITERRANEO IN PROGRAMMA OGGI A LIVORNO

IL FUTURO DELLO SHIPPING AL FORUM EUROMEDITERRANEO IN PROGRAMMA OGGI A LIVORNO
Il gigantismo navale, assieme con la progressiva concentrazione del mercato dei servizi di trasporto di contenitori, costituisce una sfida per tutti i porti, non soltanto mediterranei, in termini di pianificazione territoriale e strategie di sviluppo. Il rischio è quello di una progressiva marginalizzazione degli scali medi e minori a vantaggio di pochi grandi hub. Navi sempre più grandi, oltre 18 mila teu, verranno utilizzate sulle rotte intercontinentali mentre quelle di dimensioni minori - si fa per dire, dato che caricheranno 8-10 mila teu - verranno utilizzate come feeder. Una prospettiva che potrebbe tagliar fuori dal mercato i porti italiani. Questo è uno dei temi scottanti che il Forum Euromediterraneo tratterà oggi a Livorno, presso il LEM, in occasione del convegno organizzato dall’Autorità portuale sul tema della cooperazione inter-istituzionale nell’area euromediterranea. Il Forum rappresenta il momento conclusivo del progetto di cooperazione Italmed Maroc, finanziato dal ministero degli Esteri, che vede l’Autorità portuale di Livorno ente attuatore di Regione Toscana, con l’obiettivo di rafforzare le relazioni fra le regioni marittime italiane e i Paesi della Sponda Sud del Mediterraneo.
“I problemi che lo shipping internazionale dovrà affrontare nel prossimo futuro - dichiara a Shipping on Line il presidente dell’Authority, Giuliano Gallanti (nella foto) - sono, oltre alle sempre maggiori dimensioni delle navi commerciali, la spinta alla concentrazione e il sistema di alleanze tra poche importanti compagnie di navigazione. Ad esempio, la P3 Alliance, il consorzio formato da Msc, Cma-Cgm e Maersk, sarà presto operativo e metterà in servizio 252 navi per 28 rotte: solo cinque di queste interesseranno l’Italia”.
Gallanti si chiede, dunque, quali saranno le ripercussioni di quest’alleanza tra giganti dello shipping, non solo per Livorno, ma anche per Rotterdam, che rischia di perdere cinque linee. “Non possiamo affidarci soltanto alle iniziative anti-trust della Commissione europea, che probabilmente avvierà un’indagine per accertarsi se il cartello non abbia violato le norme di concorrenza - prosegue Gallanti - ma occorre mettere in piedi una strategia condivisa e condivisibile per resistere ad una concorrenza sempre più spietata”.
Un secondo tema trattato durante il Forum Euromediterraneo sarà quello dell’estensione della rete delle Autostrade del mare ai Paesi della sponda Sud del Mediterraneo, convincendo l’Europa, nell’ambito della revisione del network europeo, ad estendere le reti Ten-T da e per i Paesi terzi. “Le Autostrade del mare sono una delle soluzioni per rispondere al gigantismo navale, afferma Gallanti. L’Ue deve decidere se rimanere rinchiusa nel proprio fortilizio, in difesa dello status quo, o se considerare invece le aperture da parte degli Stati Africani come un’opportunità di sviluppo. Abbiamo invitato a Livorno il presidente di Espo, Santiago Milà e il direttore affari internazionali del Porto di Rotterdam, Victor Schoenmakers, per un loro importante contributo nella ricerca di soluzioni possibili. Si parla molto di co-opetition in Europa - aggiunge Gallanti - cioè della cooperazione competitiva tra i porti: sarà un processo inevitabile che coinvolgerà anche chi oggi pensa soltanto al proprio porto e ai propri traffici. Se qualcuno pensa di avere qualche beneficio diretto da questi grandi cartelli, si sbaglia”.
E intanto Livorno come risponde alle nuove esigenze dello shipping? “Livorno si sta attrezzando per rispondere alle sfide del futuro, spiega Galanti. L’estensione delle Autostrade del mare al Maghreb, il progetto del collegamento ferroviario tra il porto e la rete nazionale che ha da poco ottenuto il via libera a Bruxelles, oltre al progetto della Piattaforma Europa, che ci permetterà di accogliere, entro due anni, le navi feeder da 10 mila teu, sono le carte che lo scalo labronico ha in mano per reagire in modo propositivo alla concorrenza dei grandi cartelli”.

Fonte: Shipping on Line