LE LUCI E OMBRE DELLA BILANCIA ORTOFRUTTICOLA SI CONFERMANO ANCHE PER L’ESTATE CON … MARCO SALVI – PRESIDENTE FRUITIMPRESE

LE LUCI E OMBRE DELLA BILANCIA ORTOFRUTTICOLA SI CONFERMANO ANCHE PER L’ESTATE CON … MARCO SALVI – PRESIDENTE FRUITIMPRESE
Della Casa – Presidente, le elaborazioni appena presentate dalla sua organizzazione sul saldo della bilancia commerciale ortofrutticola mostrano andamenti molto differenziati fra comparti e fra valori e quantità? Cosa ha generato questa forte polarizzazione?

Salvi
– Certamente il primo semestre si è chiuso con alcuni dati eclatanti e contrastanti. Abbiamo esportato il 13% in meno di ortofrutta, con punte di oltre il 20% per la frutta fresca per effetto della minor disponibilità di prodotto sulle principali colture - come mele, pere e kiwi – a cui si è aggiunto il ritardo di un paio di settimane con cui è partita la campagna della frutta estiva. A questi andamenti negativi si sono contrapposte le buone performances della frutta secca, che prosegue il suo trend positivo con radici ormai strutturali che poggiano sulla concentrazione dell'offerta in poche imprese e sullo sviluppo di un coordinamento del comparto in progettualità comuni che hanno permesso di coinvolgere con profitto anche il sistema distributivo. Sul fronte dei valori, invece, il risultato è eclatante grazie ad una crescita dei prezzi che ha superato il 20% per effetto della contemporanea carenza di prodotto un po' in tutti i comparti sull'intero scenario europeo, con benefici per l'intero settore. In questo senso vanno letti anche i dati sull'import, positivi a tutti i livelli escluso la frutta secca, che portano in negativo il saldo della bilancia commerciale sia a quantità che a valore rispetto all'anno precedente per effetto della maggiore esigenza di prodotto d'importazione per far fronte alle carenze dell'offerta nazionale. Va segnalato, peraltro, che ormai alcuni prodotti sia frutticoli che orticoli sono spesso ad appannaggio dell'offerta straniera anche se vi è produzione nazionale in abbondanza poiché la prima è in grado di offrire alla distribuzione moderna standardizzazione e continuità che noi fatichiamo a dare, per cui in questo caso il deficit è più strutturale che congiunturale.

Della Casa – Anche la campagna della frutta estiva sta ormai volgendo al termine. Possiamo fare un primo bilancio dei risultati dal suo osservatorio?

Salv
i – Per l'estivo abbiamo avuto un'ottima partenza, sostenuta da un'offerta inferiore rispetto alle previsioni e da un corretto sfasamento fra le produzioni del sud e del nord che non ha creato sovrapposizioni. Questa situazione si è protratta fino a luglio inoltrato; da agosto, settimana dopo settimana, il mercato è divenuto più pesante per l'avanzare dell'offerta delle varie aree produttive del nord del paese e la campagna si sta chiudendo con prezzi insoddisfacenti e inattesi solo un paio di mesi fa. E' un finale di stagione molto difficile, che ci deve far riflettere sul bisogno di coordinamento anche sui prodotti non frigoconservabili se non vogliamo dover drasticamente ridurre l'offerta. Dall'altra parte, però, i buoni risultati ottenuti sull'albicocca grazie anche al massiccio rinnovo varietale ci dicono che è possibile investire con profitto e che vale la pena impegnarsi anche sulle altre specie per risalire la china.
 
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