LA CAMPAGNA DELLE CILIEGIE NEL VIGNOLESE CON … STEFANO SOLI, DIRETTORE MARKTING E SVILUPPO ALEGRA

LA CAMPAGNA DELLE CILIEGIE NEL VIGNOLESE CON … STEFANO SOLI, DIRETTORE MARKTING E SVILUPPO ALEGRA
Della Casa – Direttore, il vignolese è una delle aree storiche della cerasicoltura e la Vostra presenza ben radicata nel tessuto imprenditoriale. Quale è la situazione per questo comparto ad inizio campagna?

Soli – Dice bene parlando di inizio campagna perché abbiamo cominciato da pochi giorni e nei nostri areali produttivi il ritardo sulle varietà precoci è di circa due settimane e questo ci porta in sovrapposizione con il Sud che, però, rispetto alla nostra Bigarreau ha già prodotti a polpa più consistente, come Giorgia e Ferrovia provenienti dalle aree più precoci. La quantità disponibile è un po’ sotto la media. La qualità è molto variabile a causa di un andamento climatico decisamente avverso che ha contraddistinto la fine dell’inverno e tutta la primavera, con anche qualche grandinata a complicare la situazione; fino alle varietà tardive non dovrebbe essere una campagna di grandi quantità. Solo su Lapins al momento pare vi sarà una buona produzione. La situazione è ovviamente figlia dell’andamento climatico anomalo di quest’anno. Dalla prossima settimana cominceremo anche noi con Giorgia e Celeste.

Della Casa – In termini di consumi e prezzi come stanno andando le cose?

Soli – La domanda attuale non è certo aiutata dal tempo e dalle quantità disponibili. I prezzi variano da 2 a 3 Euro per un cestino da 500 gr in rapporto alla qualità del prodotto ma quando sarà disponibile il prodotto tardivo e il sud avrà ridotto il suo potenziale, ci aspettiamo un consistente miglioramento delle condizioni di mercato, soprattutto all’estero se il clima diventerà più idoneo alla frutta estiva.  Rimane, tuttavia, una campagna dalle grandi incognite: da una parte il calo dei consumi che continua a caratterizzare il mercato nel suo complesso; dall’altra la tensione sui prezzi che tende a far privilegiare prodotti di bassa qualità purché con battute di cassa allettanti che non sono certo la medicina per una categoria come questa dove la soddisfazione palatale è importantissima
 
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