mercoledì 6 marzo 2013
PRODUZIONE MONDIALE DI PINOLI IN CALO DEL 47%, MONOPRIX LI VENDE A 78 EURO AL KG
La produzione di pinoli nel mondo è calata del 47% nel 2012, lanciando le quotazioni verso l'alto, ai massimi degli ultimi dieci anni. Dagli Usa arrivano i commenti di raccoglitori, secondo cui i pinoli sono diventati "il caviale del regno vegetale".
Nel mondo, il raccolto è stato di 18.405 tonnellate, contro le 34.445 del 2011. Il tracollo della produzione è targato Cina, il primo esportatore in assoluto, che ha visto una discesa produttiva del 90%, da 20 mila ad appena 2 mila tonnellate. Ma anche nel Mediterraneo la raccolta è stata stimata in flessione del 63%, in base ai dati dell'International Nut & Dried Fruits Council.
Secondo un rapporto pubblicato dall'agenzia Bloomberg, il dettagliante francese Monoprix vende online i pinoli a 78,40 euro per chilo più del fois gras e delle uova di lompo. La merce si trova ancora, ma è scarsa e sempre più costosa, come confermato anche dai commercianti di Rotterdam.
Certamente l'effetto è in parte legato al ciclo produttivo biennale, che alterna una stagione di elevata resa e una di bassa produzione. Ma molto deriva dalla deforestazione, dagli incendi e soprattutto dai parassiti, che hanno decimato le piante in Italia e che colpiscono le conifere selvatiche, quelle che normalmente forniscono la maggior parte della produzione. Infine, anche l'import della Ue è calato a 8.324 tonnellate nel 2012, dopo un record di 11.176 nel 2008, ma il valore è salito a 104,3 milioni di euro.
I pinoli hanno un eccezionale valore dal punto di vista nutrizionale, essendo ricchi di proteine, grassi insaturi e importanti aminoacidi.
Fonte: First Online