“Datterini, come fare la differenza”

“Datterini, come fare la differenza”
“Dai nostri datterini pretendiamo la massima qualità con frutti esteticamente perfetti, raccolti con il loro peduncolo che è sinonimo di freschezza, e con elevati gradi Brix: solo così riusciamo a distinguerci sul mercato”. A dirlo a Italiafruit News è Corrado Sepe, presidente della Op Futuro di Fondi (Latina), realtà di 47 soci specializzata nella produzione di pomodori nell’Agropontino.

La produzione di pomodoro aziendale è realizzata su 120 ettari coperti coltivati tramite due cicli colturali, di cui il primo inizia a gennaio e il secondo a luglio. “In questo modo riusciamo ad avere una produzione costante su otto mesi all’anno – dice il presidente – e stringere importanti contratti con la Gdo, il nostro principale cliente”.

Il primo passo per fare qualità è la selezione dei produttori, diffusi tra Fondi, Sperlonga, Terracina, San Felice e Sabaudia. “Per collaborare con noi, chiediamo l’adesione al nostro disciplinare qualitativo: lo standard che garantiamo ai nostri clienti è elevato e non vogliamo scendere a compromessi - aggiunge Sepe – La qualità è difficile da raggiungere ma conviene a tutti: in primis ai nostri prodotti che vengono scelti dai consumatori e allo stesso tempo anche ai produttori, che ottengono una giusta remunerazione per il loro lavoro”.

L’azienda produce una Linea Premium con il marchio “Colture” ed il claim “Sfizi Contadini”: “L’idea nasce nel 2014 -dice Sepe- proprio dalla curiosità di alcuni produttori (da qui il claim “Sfizi Contadini”) che cominciarono a testare una serie di pomodori colorati. Ben presto lo “sfizio” si trasforma in un vero e proprio progetto, dando vita a quello che noi definiamo il “Laboratorio Colture”. Si tratta di un minuzioso programma capace di creare sinergie tra tutti gli attori della filiera: si inizia, come è naturale che sia, dal seme, collaborando con le case sementiere per la scelta ed il miglioramento varietale; si passa poi alla pianificazione colturale che scaturisce da precisi accordi con i nostri principali clienti della GDO; infine si arriva alla scelta dei produttori, selezionati in base alle loro predisposizioni professionali, al tipo di struttura e alla zona di produzione. Ma non finisce qui: tutti i prodotti della linea premium vengono testati attraverso analisi sensoriali e accompagnati da ricette e consigli sull’utilizzo”. 

Oltre ai pomodori datterini colorati (verde, arancio, giallo, rosso e striato), venduti anche in formato Mix da 5 colori, Op Futuro punta sulla produzione di altri ortaggi di alta gamma come i peperoni snack.

L’azienda è attenta agli ultimi standard ambientali e, per la linea premium, è impegnata nell’ottenimento della certificazione Nichel Free, che dovrebbe ottenere nel 2022. “Il consumatore inizia a capire il valore aggiunto di queste certificazioni e a cercarle al banco del supermercato – aggiunge il presidente di Op Futuro – allo stesso tempo stiamo portando avanti anche il lavoro sul residuo zero ma per farlo bene servono impegno e investimenti”.

La ricerca continua anche sul confezionamento e i packaging della linea premium sono già realizzati in cartoncino. “Stiamo sperimentando diverse confezioni in cartone per capire cosa fa a caso nostro – conclude Sepe – nel 2022 usciremo con una nuova linea di confezioni green”. 

Ha collaborato Fabrizio Pattuelli.

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