Clementine, la discesa dei prezzi si è fermata

Vancini (Alimex): «Dalla Francia volumi dimezzati. Prezzi su del 15%»

Clementine, la discesa dei prezzi si è fermata
Il peggio per il commercio delle clementine potrebbe essere passato dopo le piogge che, durante lo scorso fine settimana, sono cadute in tutti i maggiori areali di produzione del Sud Italia. 

“La situazione di mercato sembra leggermente migliore rispetto alla scorsa settimana: i prezzi del periodo restano bassi per i frutti di media qualità, ma almeno negli ultimi giorni la discesa delle quotazioni si è fermata. Non tanto per l’aumento delle vendite, quanto piuttosto per le precipitazioni diffuse che hanno ridotto l’offerta disponibile”, conferma a Italiafruit News Stefano Cortinovis (a destra nella foto sottostante), grossista della ditta F.lli Cortinovis di Bergamo.

"Oggi le produzioni di media qualità, di calibro 1 e 2, oscillano da 1,3 a 1,5 euro il chilo, mentre le pezzature più piccole scendono da 0,8 a 1,2 euro il chilo. Con l’offerta di alta qualità non ci sono mai stati problemi commerciali, nel senso che anche ora le migliori clementine di calibro 2 possono spuntare fino a 2,5 euro il chilo”, specifica Cortinovis.

 

“Il clima più freddo di questi ultimi giorni fa sicuramente bene, in quanto favorisce la tenuta dei prodotti e la loro colorazione. Speriamo ora di cominciare ad assistere a una risalita dei valori medi già dai prossimi giorni”.

“La prossima settimana – prosegue – si lavorerà un giorno in meno per la festa dell’Immacolata Concezione e le richieste dovrebbero essere più sostenute, in particolare per gli agrumi”.

Facendo riferimento al resto della frutta, il grossista sottolinea che “le prime fragole italiane si vendono abbastanza bene” e che “per l’uva da tavola c’è un po’ di confusione”, in quanto “la merce italiana ha avuto problemi per le nebbie novembrine, mentre i prezzi all’origine del prodotto spagnolo sono altissimi (almeno 1 euro il chilo in più rispetto ad altre annate)”.
 
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