Innovazione, Gasbarrino suona la carica

Allo Speciale Frutta e Verdura tutti gli attacchi, interni ed esterni, alla Gdo

Innovazione, Gasbarrino suona la carica
La distribuzione è sotto assedio e non è certo il momento di rinchiudersi nella torre d'avorio, di continuare a guardare con sufficienza i discount, di prendere sottogamba l'e-commerce e di ignorare le nuove abitudini dei consumatori. L'attacco è di quelli forti, sia interno al panorama distributivo che esterno. Come cambierà il retail e cosa si devono aspettare i fornitori di ortofrutta? Allo Speciale Frutta e Verdura del 1 dicembre risponderemo a questa domanda con Mario Gasbarrino, amministratore delegato di Decò Italia, membro del CdA di Cortilia, grande conoscitore del retail.



Gasbarrino non ha certo paura di guardare in faccia all'innovazione - il tema centrale dello Speciale di quest'anno - e le sue analisi sono sempre nette e sincere: offrirà un originale spaccato della distribuzione italiana e tratteggerà lo scenario futuro in cui le insegne - e i loro fornitori - dovranno muoversi nei prossimi anni. E lo farà con quel pensiero disruptive a lui tanto caro.



L'avanzata dei discount non si ferma: Lidl, Aldi & Co aprono punti vendita a man bassa e la pressione verso supermercati, superstore e ipermercati è sempre più forte. Poi c'è l'ecommerce, esploso con la pandemia. Non parliamo dei servizi di acquisto online offerti dalle varie insegne, ma da quelle realtà come Gorillas, tanto per fare un esempio, che si stanno moltiplicando sia a livello nazionale che locale. Erodono quote di mercato - per ora minimali - alla distribuzione tradizionale, ma soprattutto soffiano nella vela dell'innovazione e danno al consumatore un servizio che cambia i paradigmi del mercato per velocità, comodità e modalità di acquisto.



La curva dell'esperienza, racconterà Gasbarrino, va cambiata: più volantini, più servizi, più sconti.... Ma siamo sicuri che il consumatore parla ancora questa lingua? La concorrenza agli acquisti retail arriva ormai da più fronti. Pensiamo per un attimo a realtà come Glovo e similari, che ti consegnano a domicilio la cena: il consumatore mangia sempre a casa, il pasto però non deriva più da un acquisto retail, bensì Horeca. Un travaso di valore, un altro fronte di concorrenza, ma anche nuove opportunità per l'ortofrutta premium che nel delivery potrebbe sviluppare un business interessante e fidelizzare il consumatore se saprà strutturare un'offerta adeguata.

L'innovazione corre. L'ortofrutta non può permettersi di rimanere indietro.

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