Planet Farms, l'agricoltura cambia forma

Alle porte di Milano ha inaugurato la vertical farm più grande d'Europa

Planet Farms, l'agricoltura cambia forma
Cavenago, alle porte di Milano. Qui un nuovo modello di agricoltura mette radici, senza tuttavia affondarle nel terreno. Con l'inaugurazione di Planet Farms l'Italia coglie un primato, quello di avere la più grande Vertical Farm europea.

Ieri l'inaugurazione alla presenza, tra gli altri, di alcune tra le più importanti figure istituzionali, quali il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e la professoressa Antonella Sciarrone Alibrandi, pro-rettore dell’Università Cattolica di Milano.

A fare gli onori di casa i due soci fondatori, Luca Travaglini e Daniele Benatoff, che hanno raccontato il loro progetto visionario tutto italiano, spiegando come siano state coinvolte le realtà più prestigiose e straordinarie a livello globale. L’evento, alla cui realizzazione hanno contribuito partners del calibro di Travaglini Spa, Repower, Bmw e Signify, ha aggregato personalità del mondo politico, della cultura, esponenti della società civile, del mondo dell’industria e della finanza.



Molti i temi emersi nel corso del dibattito successivo, tra cui il primato italiano nel raggiungere questo obiettivo e le prospettive dell’agricoltura innovativa anche all’estero, sottolineati dal ministro Patuanelli, il ruolo della Lombardia e delle regioni nell’affiancare e sostenere queste nuove realtà, di cui ha parlato il presidente Fontana - e ancora - il connubio tra tradizione e innovazione e le prospettive e aspettative degli imprenditori del settore su cui si è soffermato il presidente Giansanti e, infine, il ruolo delle università nel formare i giovani a queste nuove professioni e la necessità che le leggi stiano al passo con l’economia di cui ha parlato la professoressa Sciarrone.



“Siamo felici e grati a tutti quelli che ci hanno accompagnato e sostenuto in questi anni. È stato un cammino affascinante, ma non privo di difficoltà. Siamo orgogliosi di essere riusciti a realizzare il nostro sogno e di essere riusciti a farlo proprio qui in Italia. Questo momento importante per noi e per tutte le eccezionali persone che rendono unica Planet Farms, rappresenta solo l’inizio della Rivoluzione Verticale”, hanno commentato i due fondatori, Luca Travaglini e Daniele Benatoff.

In un’atmosfera di festa e speranza per il futuro, gli ospiti hanno potuto gustare le specialità preparate con i prodotti Planet Farms dai fratelli Cerea del rinomato ristorante tristellato “Da Vittorio” a Brusaporto che vanterà - al suo interno - una piccola vertical farm costruita ad hoc da Planet Farms, che produrrà insalate ed erbe aromatiche da utilizzarsi nelle varie preparazioni.

Ma Planet Farms fa da apripista per il riconoscimento dell'agricoltura urbana. “La Lombardia è la Regione che più investe in ricerca e innovazione, non è un caso, dunque, che un progetto come quello di Planet Farm sia nato su questo territorio. Regione Lombardia si accinge ad approvare una legge sull’agricoltura urbana. Una legge che cercherà di rendere più semplice la realizzazione di iniziative di questo genere in grado di produrre cibo di qualità, nel rispetto dell’ambiente, dei meccanismi di mercato ma anche del bene del Pianeta. Insomma, una vera scommessa e una vera certezza per rispondere ai problemi del futuro”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana.



“Siamo orgogliosi – ha proseguito il governatore – che la Lombardia abbia saputo cogliere lo spirito dei tempi in anticipo, anche rispetto al legislatore nazionale. Noi vogliamo attrarre nuovi capitali e stimolare le start-up, soprattutto nei grossi centri urbani e nelle immediate periferie. Uno degli aspetti più interessanti di questa nuova legge infatti è che punta molto sul versante della rigenerazione urbana, uno degli obiettivi strategici di questa legislatura regionale. Ridare vita a edifici dismessi, magari destinandoli proprio al vertical farming, significa salvaguardare il territorio evitando anche ulteriore consumo di suolo. Speriamo per questo che altre Regioni seguano il nostro esempio”.

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