Eima, un paradiso di cavalli e tecnologia

Meccanica agricola in salute, ma non mancano le incognite

Eima, un paradiso di cavalli e tecnologia
Eima International si conferma un paradiso per i produttori. Un appuntamento capace di fare sognare - tra soluzioni avveniristiche e novità tecnologiche - ma anche di fornire spunti utili e concreti all'attività quotidiana delle imprese agricole.



Se il primo giorno di fiera è partito in sordina, la giornata di ieri è stata decisamente più vivace. Almeno così riportano gli espositori sentiti da Italiafruit News. Il giudizio è complessivamente positivo: i numeri non sono ovviamente quelli del pre Covid, sia per gli stand che per gli espositori, ma si avverte che l'appuntamento era atteso.



Con un settore delle macchine agricole trainato dagli incentivi, la propensione ad ammodernare il parco mezzi è sicuramente superiore al passato. Oggi il clima è positivo, il problema riguarda il futuro: i rincari delle materie prime si stanno riflettendo sui listini, i primi aumenti si sono già materializzati e con l'anno nuovo potrebbero essere decisamente più consistenti.



L'incognita più grande, però, è rappresentata dalla fine degli incentivi: ci si potrebbe trovare in una condizione con macchine dai costi superiori e un settore primario in difficoltà ad investire.



Le case costruttrici, intanto, continua a spingere sulla tecnologia. Tra i prototipi e le novità tecniche in vetrina all'Eima, trattori a guida autonoma e motori elettrici, innovazione spinta per accelerare sulla digitalizzazione del comparto primario.



"Eima International è il primo evento di settore di risonanza internazionale dopo la sospensione delle attività fieristiche imposta dall’emergenza sanitaria, l’unico che si tiene nell’anno – ha ricordato il presidente di FederUnacoma, Alessandro Malavolti – e vede la presenza di 1.350 case costruttrici, 350 delle quali estere in rappresentanza di 40 Paesi, che impegnano complessivamente una superficie pari a oltre 100 mila metri quadrati".



I costruttori sono pronti alla rivoluzione green e a quella digitale, dunque. Il mercato mondiale della meccanica agricola registra in questi mesi un andamento positivo con incrementi significativi in tutti i principali Paesi. La domanda globale di tecnologie per l’agricoltura continua ad essere ancora molto elevata, tuttavia nei prossimi mesi il trend di crescita rischia una brusca frenata a causa delle difficoltà che si stanno registrando nella logistica e dell’aumento dei costi delle materie prime.



“Mentre il costo della bolletta energetica risente di fattori di natura congiunturale, e in un certo arco di tempo può quindi tornare su livelli accettabili - ha spiegato Malavolti - la crisi delle materie prime nasce da una precisa strategia politica cinese, rispetto alla quale non è facile prevedere contromisure. La Cina ha infatti ridotto le esportazioni di acciaio e materiali ferrosi per soddisfare la domanda interna in forte crescita, e di conseguenza il prezzo d’acquisto delle forniture per l’industria della meccanica agricola, in Italia come all’estero, è salito vertiginosamente (in alcuni casi anche del 100%)”.

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