Frutta in campo, i prodotti caldi e quelli che arretrano

Il borsino dei prezzi Ismea di metà ottobre: così pomacee, uva, kaki

Frutta in campo, i prodotti caldi e quelli che arretrano
Listini discendenti per uva pugliese e kaki, stabili per le pomacee: è la "fotografia" scattata da Ismea per i prezzi all'origine nella settimana dall'11 al 17 ottobre. Per le mele è proseguito il buon andamento delle vendite sia sul circuito interno che estero, mentre si è confermato più pacato il collocamento per le pere a fronte di quotazioni sostenute. Quotazioni in calo per i grappoli della varietà Italia di Puglia in ragione di una richiesta al consumo limitata, mentre si amplia la raccolta per i kaki, con disponibilità in ascesa e prezzi che, sebbene in calo rispetto alla settimana precedente, si sono confermati in incremento su base annua. Segno più per le poche fragole disponibili sul mercato.



Nel dettaglio, le mele hanno continuato a mostrare un soddisfacente profilo qualitativo dal punto di vista organolettico mentre è risultato sempre penalizzato in termini di calibro, più piccolo rispetto alla precedente campagna. Sotto il profilo commerciale, rileva Ismea, ha trovato conferma il buon andamento delle vendite sia sul circuito interno che estero dove sono stati registrati i primi invii verso i mercati tedeschi, scandinavi e inglesi. Per il prodotto di pianura le transazioni concluse sono risultate più limitate a causa della concorrenza esercitata dalla merce proveniente dalle zone altamente vocate su cui si è maggiormente rivolta la domanda.  Più dinamico è apparso invece il collocamento per l'Annurca campana speditamente ceduta sulla base di quotazioni in incremento grazie ad una domanda particolarmente interessata.

Capitolo pere: il mercato è stato caratterizzato da una generale stabilità. L'offerta sebbene molto contenuta, è risultata in graduale aumento e le quotazioni si sono confermate su livelli nettamente superiori a quelli della passata campagna. In termini varietali permane più fluido il collocamento per la varietà William la cui offerta immessa sul mercato ha continuato ad incontrare una domanda abbastanza interessata. Per l'Abate Fetel invece il livello dei prezzi molto sostenuti ha condizionato l'attività di scambio sia sul circuito interno che estero: le contrattazioni sono proseguite in un clima di generale calma a fronte di una domanda piuttosto cauta.  



La settimana esaminata si è conclusa con prezzi in ulteriore regressione rispetto al periodo precedente per l'uva pugliese; il calo delle quotazioni ha interessato, appunto, soprattutto la varietà Italia a fronte di una domanda che in ragione degli scarsi consumi è risultata limitata. Sostanzialmente stabile invece il mercato nei siti produttivi siciliani dove una costante attività della domanda ha permesso alla merce di essere regolarmente scambiata a prezzi stabili. Anche per le uve metapontine la settimana si è conclusa senza grandi scossoni fatta eccezione per la Crimson Seedles i cui listini hanno mostrato un assestamento al ribasso a seguito di una minore richiesta al consumo. Infine, per la Pizzutella laziale, i minori quantitativi affluiti sui mercati unitamente a una buona domanda hanno spinto i listini.

A metà ottobre si sono infine sono estese ed intensificate le operazioni di raccolta dei kaki: disponibilità in aumento e conseguente flessione delle quotazioni. Un'offerta dal profilo qualitativo abbastanza soddisfacente è stata oggetto di una discreta domanda. Le quotazioni, pur in calo, risultano comunque migliori di quelle 2020.

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