Le tre «esse» dell'uva da tavola

La Cut lancia un video per raccontare la sostenibilità del comparto

Le tre «esse» dell'uva da tavola
La Commissione italiana uva da tavola accende i riflettori sulla sostenibilità. Lo fa con un video lanciato sulla propria pagina Facebook (clicca qui per vederlo) in occasione di Fruit Attraction, rimarcando l'esigenza di comunicare gli importanti cambiamenti che il settore sta mettendo in atto con riflessi positivi sul prodotto, sull'ambiente e sul territorio. Cambiamenti che necessitano di investimenti, sottolinea il presidente Massimiliano Del Core, ed è bene che la filiera ricordi questo aspetto.

“Avvertiamo la necessità di comunicare la nostra agricoltura: l'uva da tavola è un prodotto attenzionato dal punto di vista della salubrità e con questo video abbiamo voluto raccontare l'innovazione dei nostri soci, la capacità di condurre in maniera sostenibile le nostre imprese agricole: è un messaggio importante per rispondere non solo a chi è scettico circa la salubrità del prodotto italiano, ma per rimarcare come tutta la nostra filiera sia controllata e tracciata in tutte le fase produttive; come le imprese si siano dotate di strumenti di supporto alle decisioni, stazioni meteo, nuovi impianti di irrigazione, come siano impegnate a sfruttare le energie rinnovabili. In poche parole mettiamo in fila tutti gli elementi che la filiera dell'uva da tavola ha messo in campo per anticipare le sfide del New Green Deal”.



Un prodotto sano, sicuro e sostenibile. “Questo è lo slogan che abbiamo scelte e in queste tre esse troviamo tutte le qualità, in termini organolettici e di processo, con cui il prodotto arriva sulle tavole dei consumatori – prosegue il presidente della Cut – La Commissione ha ritenuto di valorizzare questi elementi perché ci siamo resi conto che il mercato non li conosce: residuo zero, lotta integrata, inerbimento, insetti antagonisti... Sono tutte azioni consuete nei nostri vigneti. L'innovazione ha sempre un costo, ma anche un enorme beneficio se viene riconosciuta dal mercato: questa è la nostra sfida”.

Un comparto, quello dell'uva da tavola, che lavora per minimizzare l'impatto ambientale, per tutelare la biodiversità e valorizzare il paesaggio. In Puglia, però, sovente montano le polemiche sui teli plastici. “Sono funzionali a proteggere il prodotto, consentono di minimizzare l'impiego degli agrofarmaci, salvaguardano i grappoli dagli attacchi di alcune fitopatologie – conclude Del Core – I teli sono frutto di innovazione e ricerca, non sono da demonizzare se vengono utilizzati in maniera compatibile come accadde”.

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