I prodotti che guidano la riscossa in Gdo

Frutta e verdura, le referenze top e flop di giugno tra I e IV gamma

I prodotti che guidano la riscossa in Gdo
Il reparto ortofrutta della Gdo torna in positivo dopo mesi zoppicanti e lo fa principalmente grazie alla frutta, che da inizio anno era l’insieme di prodotti più in difficoltà. All’interno della categoria, quella primaverile-estiva ha certamente avuto un ruolo chiave, a parte pesche e nettarine che perdono terreno. Per il resto tutti "segni più" tranne le mele, causa controcifra e i limoni, grande delusione del reparto a livello di trend da inizio anno.

Il titolo dell’ultima uscita del nostro "Ortofrutta in cifre" recitava: “Vendite in Gdo, la riscossa estiva” e in effetti i trend del reparto (+5,3% a valore e +4,9% a volume) parlano chiaro e descrivono una situazione in controtendenza, a giugno, rispetto ai mesi precedenti.

In tutto ciò si nota come la verdura, che macinava trend in crescita da mesi, è praticamente in pareggio sia a volume che a valore, mentre IV-V Gamma e frutta trainano il reparto con un +19% a valore e +15,3% a volume per i prodotti servizio e un +6,5% a valore e +7,9% nei consumi per le specie frutticole.



Entrando nel dettaglio dei 10 prodotti frutticoli più acquistati nel sesto mese dell’anno, si nota come le ciliegie guidino la classifica: +14,7% a valore e +33,8% a volume i numeri, che attestano però un calo del mix prezzi di ben 15 punti. Al secondo posto in termini di valore venduto, troviamo pesche e nettarine, però con trend in flessione e in controtendenza rispetto al resto della frutta primaverile-estiva: bene, infatti, meloni, angurie, albicocche (anche se in modo lieve) e fragole.

Perdono terreno le mele, a causa di una controcifra rispetto al 2020 difficile da sostenere, e i limoni che sembrano essere la categoria più in difficoltà da inizio anno, soprattutto se si pensa che vengono da annate con trend sempre in crescita.



Se diamo uno sguardo alla verdura, sempre con la logica dei 10 principali prodotti, salta all’occhio la performance dei pomodori: +10,1% a valore e +5,1% a volume. Sempre causa controcifra, male patate, cipolle e carote. Molto bene, invece, gli asparagi, ma sempre per il confronto con l’annata particolare appena chiusa.



Nell’analisi dei primi sei mesi, da gennaio a giugno, troviamo un reparto che lascia qualche pezzo per strada, se paliamo di frutta e verdura di prima gamma. I principali indiziati per questa perdita di vendite sono certamente le mele (-10,4% a valore e -14,1% a volume), per un’annata particolarmente anomala di confronto, e  le arance (-17,8% e -9,3%) che non hanno certo avuto una campagna positiva. Male anche patate e limoni. I trend, nel corso dei mesi, sono comunque in miglioramento a livello generale.



Chiudiamo con uno sguardo alla categoria che presenta certamente le performance più brillanti, ovvero quella dei prodotti servizio. A giugno segnano un +19%, con un progressivo gennaio-giugno al +9,9%, complici due primi mesi dell’anno più fiacchi dei quattro dopo (sempre in doppia cifra).



Tra le sottocategorie della IV-V Gamma più in crescita si notano certamente quelle con maggior contenuto di servizio (insalate arricchite e frutta) e che durante i momenti di restrizioni domiciliari della pandemia avevano maggiormente sofferto. Ma del resto tutti gli altri prodotti sono in positivo, a parte le verdure da cuocere che a giugno perdono leggermente terreno.

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