«Pere Coscia, investimenti soddisfacenti»

Ortocal e Agrifruit: «In ripresa il mercato di pesche e nettarine»

«Pere Coscia, investimenti soddisfacenti»
L'esordio è stato sotto le aspettative, ma poi il mercato si è posizionato sulla giusta strada. La campagna drupacee anche in Calabria è stata condizionata dagli effetti del freddo primaverile e per l'Op Ortocal e la cooperativa Agrifruit i volumi sono stati inferiori rispetto al potenziale. "Circa un 30-40% in meno", dicono a Italiafruit News il direttore commerciale dell'Op, Giacomo Russo, e il commerciale dell'Agrifruit, Luca Laino. La realtà calabrese può contare su 20 ettari di pesche, 25 di nettarine e 10 di albicocche.



La cooperativa sta investendo su nuove varietà subacide, a colorazione intensa, sia per pesche che per nettarine. "Queste varietà vantano un grado brix elevato e sono molto più resistenti alla manipolazione e al trasporto, presentando quindi una migliore shelf-life - aggiungono Russo e Laino - Oltre alla produzione e lavorazione delle drupacee stiamo puntando sulla produzione e commercializzazione delle pere, in particolare della Coscia, che al momento sta soddisfacendo le nostre aspettative sia a livello produttivo e commerciale".



Tornando alle drupacee, un mercato dai volumi ridotti come quello di quest'anno, come ha reagito dal punto di vista dei prezzi? "Ad inizio campagna, con le varietà precoci, avendo anche volumi di produzione ridotti e una richiesta molto bassa, non abbiamo realizzato i prezzi che ci aspettavamo - rispondono i due manager - Cosa inversa in questo periodo, dove abbiamo avuto un aumento considerevole della richiesta e anche prezzi più adeguati. Un altro aspetto da considerare e che, anche se a macchia di leopardo, abbiamo avuto impianti di alcuni soci toccati dalla grandine e come cooperativa abbiamo valorizzato il principio di solidarietà che ha determinato una scelta di sostegno nei loro confronti".



La disponibilità di pesche e nettarine per Ortocal andrà avanti fino a fine settembre. "Se il mercato resta invariato rispetto a consumi e prezzi, si prevede una buona chiusura e di conseguenza una buona liquidazione per i nostri soci produttori", analizzano i vertici commerciali del gruppo.

Il prodotto calabrese si sta facendo spazio nel mercato. Il tema, ora, è come renderlo maggiormente riconoscibile. "Grazie alla collocazione fra mare e montagne e al microclima che si crea nella nostra Piana di Sibari - rimarcano Russo e Laino - riusciamo a produrre un prodotto qualitativamente elevato anche se commercialmente non valorizzato come dovrebbe essere. La riconoscibilità e la valorizzazione della nostra pesca e nettarina si potrebbe avere solo se ci fosse un po' più interesse e collaborazione delle Op operanti nelle nostre zone, magari creando un Igp come fatto per gli agrumi".



I prodotti di Agrifruit sono confezionati nel segno della sostenibilità. "Gli imballaggi sono tutti eco-friendly, per cui una risposta efficace alla ecocompatibilità verso cui è orientata la politica di tutela dell’ambiente - affermano il direttore e il responsabile commerciale - Per la maggior parte utilizziamo cartone Green Pack ecologico e completamente riciclabile. L’impegno della nostra Op è quello di ridurre progressivamente i contenitori in plastica e passare ad un completo utilizzo di materiali conformi alle nuove direttive ambientali".

Quando si parla di packaging non si può non far riferimento al caro materie prime. "L'elevato costo delle materie prime sta senza dubbio influendo sul costo/kg dei prodotti lavorati - concludono Giacomo Russo e Luca Laino - a partire dalla plastica e per finire al cartone che è il prodotto da noi più utilizzato".

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