«Periodo disastroso in Mercato»

Galasso (Pescara): settimana da incubo tra offerta abbondante, qualità scarsa e poca richiesta

«Periodo disastroso in Mercato»
"Disastroso": non usa mezzi termini Piero Galasso per definire l'andamento delle contrattazioni al Centro agroalimentare La Valle della Pescara di Cepagatti, a una manciata di chilometri dal capoluogo abruzzese: "Dopo un buon mese di giugno, luglio è partito in calo e nell'ultima settimana stiamo toccando il fondo", spiega il grossista. "Per fare un esempio, le pesche di pezzatura grande si vendono a 1,50 euro il chilo, mentre quelle piccole restano ferme negli stand o vanno via, in cassetta, a 30-40 centesimi; le angurie sono scese a 30-40 centesimi, quelle mantovane raggiungono quota 50-60 cent, solo il prodotto top di un azienda locale spunta 70-80 centesimi".



Le ciliegie del Trentino quotano circa 7 euro il chilo "ma si faticano a vendere perché, come per la maggior parte degli altri prodotti, la qualità non è elevatissima: il caldo ha fatto maturare tanta frutta e verdura di stagione velocemente e in contemporanea, manca il gusto e le conseguenze si vedono".

In flessione anche le pere estive, così come una delle specialità locali, il pomodoro a pera d'Abruzzo, "crollato ai minimi storici". Il discorso non cambia per biete, spinaci rape, lattughe: "Lo sviluppo in campo non è stato ideale e non si vendono", aggiunge Galasso.



E il turismo non aiuta a invertire la tendenza: "Qualcosa si è muove ma è prevalentemente un turismo pendolare di abruzzesi che si riversano dall'interno sulla costa, senza quindi impatti benefici significativi sui consumi". E il bilancio è in rosso: "Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno le vendite sono in forte calo e gli ultimi sette giorni sono stati proprio da dimenticare. Speriamo in una veloce ripresa".

Copyright 2021 Italiafruit News