Poste Italiane nel business dell'ortofrutta

L'Ad Del Fante: faremo magazzino, in fase di test con alcune catene

Poste Italiane nel business dell'ortofrutta
Poste Italiane nel business dell'ortofrutta: in una intervista pubblicata su Il Messaggero-Molto Economia, l'Ad Matteo Del Fante (nella foto) ha spiegato che "la nuova frontiera è fare anche magazzino, non solo consegnare un pacco da questa a quella zona, ma farlo anche con prodotti particolari: penso al cibo, a prodotti che necessitano di una certa temperatura".  E ha proseguito: "Vino, frutta e verdura? Perché no... Gli acquisti da casa di food sono in crescita e lo scontrino medio è quasi il doppio di quello del mercato tradizionale. E’ una fascia che ci interessa e stiamo già facendo dei test con alcune grande catene distributive".



Negli ultimi anni Poste Italiane, secondo il suo Ad "è migliorata grazie all’innovazione continua, al confronto con il mercato; ha cercato di capire e anticipare le tendenze, fornendo risposte concrete e rapide". La chiave di volta è "la trasformazione digitale in tutte le sue articolazioni: negli ufficiali postali, nel tracciamento della corrispondenza e dei pacchi, nei pagamenti. Ed è il frutto di un grande investimento in tecnologia. Siamo a quota 3,1 miliardi di euro di investimenti nell’arco del nuovo piano industriale che ci consentono di essere particolarmente performanti. Per questo siamo stati scelto da Amazon, da Zalando, da altri grandi gruppi con cui abbiamo siglato importanti contratti". 



Nel 2020 Poste Italiane ha consegnato 210 milioni di pacchi con una crescita complessiva sul 2019 del 42%. Fra i tanti campi in cui opererà a breve Poste Italiane, anche l’energia. Ma è la logistica lo strumento decisivo per crescere: "Abbiamo circa 2mila mezzi che consegnano pacchi e ottimizzano la logistica sfruttando la nostra tecnologia. Con i nostri algoritmi i camion sono sempre a pieno carico, i prodotti tracciati, i tempi ridotti. Siamo diventati azionisti della tedesca Sennder, leader continentale nella digitalizzazione del trasporto merci su strada, e puntiamo a diventare una sorta di piattaforma Uber delle merci”.

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