La forza di localismo e private label

Pruneddu (Fratelli Ibba – Crai): «Ecco le nostre strategie per l’ortofrutta»

La forza di localismo e private label
Localismo e marca del distributore sono due punti fermi del Gruppo Abbi della F.lli Ibba. La storica azienda di distribuzione sarda ha fatto perno proprio su queste strategie per i suoi piani di sviluppo e anche l’ortofrutta segue la strada della territorialità e della private label. 



“In tutti gli esercizi del gruppo il 50% del fatturato arriva dal reparto fresco (ortofrutta, macelleria, pescheria e banco al taglio murale) – spiega a Italiafruit News Stefano Pruneddu, responsabile acquisti ortofrutta del Gruppo Abbi – In particolare, l’ortofrutta rappresenta sul fatturato totale del reparto freschi una quota del 20-30% in base alle metrature. L’incidenza sul totale del fatturato negozio si aggira intorno al 10-13% per arrivare a punte del 14-15% nei punti vendita di ultra vicinato”.
L’assortimento dell’ortofrutta varia a seconda del cluster dimensionale del negozio. Nei punti vendita di maggior superficie operiamo con un numero di oltre 200 referenze.



“Tra i nostri obiettivi futuri - continua il buyer - c’è quello di aumentare la quota della private label e valorizzare sempre di più il nostro territorio, creando filiere con le Op e i piccoli produttori strutturati. Il legame con la nostra terra è fondamentale per un progetto di crescita: viviamo su un’isola e il localismo è parte del nostro Dna”.



A livello di category, i punti vendita lavorano con un assortimento con un numero alto di referenze locali e stagionali: “Nelle nostre strutture più grandi - specifica Pruneddu - abbiamo solitamente 3-4 isole in cui posizioniamo il prodotto locale e di stagione. Le aree centrali sono invece dedicate a pomodori, ortaggi e altre verdure, mentre a fine reparto troviamo prodotti con una shelf-life più lunga come patate e cipolle. Per queste ultime referenze, così come per pomodori e mele, è stato fondamentale saper organizzarsi in base alla destinazione d’uso. Per esempio, grazie alla collaborazione con Campania Patate, possiamo offrire un prodotto specifico per la frittura (Crisps4all): questo lavoro di ricerca è molto apprezzato dal nostro pubblico, sempre più attento al momento dell’acquisto”.



La leva promozionale è marcata durante tutta la settimana, inoltre si aggiungono delle offerte spot durante il weekend in base alle esigenze della piazza e per evidenziare il più possibile i prodotti locali. “Anche se in questo momento stiamo commercializzando categorie un po’ lontane dal nostro territorio come le mele – sottolinea il buyer – stiamo iniziando anche a distribuire la produzione locale di fragole, quest’anno partita in ritardo a causa del clima freddo”.

La maggiore disponibilità dei prodotti private label riguarderà anche la quarta e quinta gamma. “Il nostro desiderio – dice Pruneddu – è di spostarci su un consumatore sempre più vicino all’on the go per motivi di lavoro o di vacanza. Ora il prodotto di punta è rappresentato dalle zuppe anche se questa referenza, in base alla stagione, tenderà a diminuire a favore di piatti pronti al consumo”.



Diverse le novità anche dal punto di vista del packaging: il distributore si sta infatti muovendo verso una totale eliminazione della plastica nei reparti, preferendo materiali come cartone o Pla. “Ormai solo i pomodori sono venduti ancora in confezioni di plastica, per il resto degli articoli abbiamo già introdotto imballaggi green”, conclude Pruneddu.
Le attività dell’azienda sono inoltre rientrate a pieno titolo nel boom dell’e-commerce e, sia gli ordini online che quelli di spesa a domicilio, hanno registrato nell’ultimo anno una crescita a doppia cifra.

Abbi Group – F.lli Ibba azienda sarda che nasce nel periodo del dopoguerra dall’iniziativa di quattro fratelli dell’omonima famiglia Ibba che avviarono un’attività di commercializzazione di prodotti di prima necessità. Ad oggi il gruppo è guidato dalla seconda generazione ed è tra i principali operatori della Gdo alimentare con una rete di oltre 350 punti vendita in parte diretti e in parte di proprietà di imprenditori partner. Realizza un fatturato nel mercato al consumo di oltre 700 milioni di euro, impegnando una forza lavoro di circa 1200 collaboratori con un indotto di oltre 2000 persone.

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