Parte la corsa di Banco Fresco: ecco il piano

Ortofrutta solo sfusa, comunicazione nei pdv, partnership coi fornitori

Parte la corsa di Banco Fresco: ecco il piano
Una progressione. Sei nuove aperture quest'anno, dieci il prossimo e poi un raddoppio nel 2023. Questo è il piano di espansione di Banco Fresco, che dopo aver debuttato in Italia nel 2017 ed esserci rimasto sinora con due punti vendita in Piemonte, si prepara all'inaugurazione del primo negozio in Lombardia.

La catena retail, specializzata nei freschissimi, ha il suo cuore nell'ortofrutta: su circa 3.250 referenze, frutta e verdura oscillano tra le 350 e le 450 in base alla stagionalità. La proposta ortofrutticola è presentata sfusa: niente prodotti confezionati, una scelta spiegata dall'insegna per salvaguardare il più possibile l’ambiente, ma anche per non imporre un peso specifico al cliente. "Questa scelta viene enfatizzata nei punti vendita con un’apposita comunicazione che mette in primo piano non solo il binomio prezzo/prodotto, ma anche un vero e proprio racconto sul prodotto, sulle sue caratteristiche, sulle proprietà - spiega l'azienda a Italiafruit News - Avendo, infatti, una profonda gamma assortimentale è possibile che della merce più particolare non sia nota a tutti, e questo è anche un modo per andare incontro al consumatore e informarlo".



La formula proposta da Banco Fresco per i freschissimi è infatti quella del “mercato coperto di una volta, con qualche comodità in più”, ovvero un luogo immersivo dove fare la spesa diventa una vera e propria esperienza. La qualità diventa quindi un requisito fondamentale e di conseguenza anche la selezione dei prodotti e, quindi, dei fornitori.

"Banco Fresco privilegia innanzitutto un rapporto di partnership con i propri fornitori, instaurando collaborazioni che si basano su fidelizzazione e lealtà - evidenzia l'insegna - Questo consente di avere sempre prodotti di eccellenza e di alta qualità, aspetto fondamentale della filosofia aziendale che viene prima di tutto. In Banco Fresco la presenza di prodotti italiani va dal 55% dell’offerta con punte che raggiungono fino al 65% in particolari periodi dell’anno, a seconda della stagionalità. Come durante l’estate, un momento che è l’emblema dell’italianità a tavola. Da questo punto di vista, per la scelta del proprio assortimento, l’azienda asseconda sempre la normale produzione in natura. Questo per garantire in maniera continuativa i criteri di qualità che la contraddistinguono. Se ad esempio, in un determinato momento dell’anno, per un prodotto specifico, è la produzione estera a garantire una migliore qualità, allora in quel caso Banco Fresco la prediligerà".



“Con Banco Fresco abbiamo voluto ricreare quell’atmosfera magica dei mercati coperti d’altri tempi, avvolti dai profumi e dai sapori rionali, introducendo però tutti i vantaggi che una struttura moderna oggi è in grado di offrire – ha dichiarato Riccardo Coppa, direttore generale di Banco Fresco – Un format pensato per proporre innanzitutto un’idea di cibo buono e sano, all’insegna del benessere e della ricercatezza dei prodotti, ma con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Siamo molto orgogliosi del successo riscontrato finora e di poter annunciare una strategia di sviluppo che nei prossimi mesi ci vedrà sempre più protagonisti del mercato italiano”.

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