Il 2020 fa storia a sé, ma anche questo inizio di primavera riserva una sorpresa al
mercato agrumicolo: complice l'ondata di freddo la richiesta di arance è risalita e anche i prezzi mostrano una dinamica positiva. Come ci confermano gli operatori siciliani, per ora sono le
quotazioni in campagna ad aumentare in maniera importante, ma anche sui mercati e nella distribuzione i valori si dovrebbero presto riposizionare più in alto.
"Da un mesetto i valori alla produzione sono in rialzo, soprattutto per la merce tardiva - conferma a Italiafruit News
Ivan Mazzamuto, presidente della cooperativa
La Normanna di Paternò (Catania) - Ora attendiamo un adeguamento dei prezzi di vendita, per il momento non comparabili con la crescita di quelli in campagna. La richiesta di agrumi è stata stazionaria fino a poco prima di Pasqua, poi negli ultimi giorni è aumentata in maniera sensibile. In questo periodo stiamo lavorando con il tarocco Gallo e con il Sanguinello, le cui vendite sono fluide, poi tra una decina di giorni passeremo al tarocco Meli".
La Normanna ha concluso in anticipo la campagna del
Lempso. "Siamo soddisfatti, le catene distributive che credono in questa arancia dolce come il miele e rossa come il fuoco hanno incrementato parecchio i loro volumi - rimarca l'imprenditore - I risultati dipendono molto dall'esposizione e dalla cura che si ha di questo prodotto nel punto vendita: se lo si mette in mostra l'aspetto attraente cattura il consumatore che, dopo averlo assaggiato, lo riacquista".

"I prezzi sono saliti, qualche cosa è cambiato tra marzo e aprile - aggiunge
Vincenzo Di Pasquale, responsabile commerciale della Di Pasquale Ortofrutta di Delia (Caltanissetta), che commercializza gli agrumi con il brand premium
Donnalia - Riscontriamo un interesse crescente sulle arance, complice anche l'abbassamento delle temperature, e per tutto il mese il tarocco non mancherà: da qui in avanti lavoreremo con il Meli. Aprile, però, è un mese di transizione, il consumatore inizia ad aver voglia di cambiare e si partirà con le produzioni primaverili, come i meloni. I risultati registrati con i nostri agrumi premium - conclude Di Pasquale - valorizzati quest'anno per la prima volta nella confezione a quattro frutti, sono stati positivi: come esordio non ci possiamo proprio lamentare".
Conferma il netto cambio di passo del mercato italiano l'
Azienda F.lli Zuccarello di Palagonia (Catania). "Nelle due settimane che hanno preceduto la Pasqua - spiega a Italiafruit News
Paolo Zuccarello - abbiamo lavorato veramente tanto con la nostra clientela italiana, che si è orientata in particolare sulle Arance rosse di Sicilia a marchio Igp. Per quanto riguarda l'estero è aumentata, nello stesso periodo, la domanda di arance biologiche mentre il prodotto da agricoltura integrata ha subìto un rallentamento".
"I prezzi in campo delle
arance rosse hanno registrato un netto aumento durante le ultime due settimane, specie per le partite
sane che non presentano problemi causati dalla cenere lavica e dalla grandine - conclude Paolo Zuccarello - Credo che d'ora in avanti i valori all'origine si stabilizzeranno, non penso quindi che ci saranno ulteriori aumenti per quest'ultima fase della campagna".

Buoni segnali anche sul fronte dei
mandarini siciliani. "Il tardivo o marzaiolo - osserva
Salvatore Musso, direttore commerciale di Masterfruit, operante all'Ortomercato di Milano - sta per concludere il suo periodo di produzione: già prima delle festività pasquali aveva avuto un aumento di quotazione e si prevede possa aumentare ancora nel corso dei prossimi giorni. Si è passati da quotazioni che non hanno mai superato l’euro il chilo durante la sua stagione di produzione, per arrivare all’1,50 di questi giorni. Anche il cugino israeliano Orri, mandarino tardivo e di alta qualità, ha avuto lo stesso incremento di prezzo, passando dai quasi 2 euro il kg agli attuali 2,50".
(Hanno collaborato Daniele Bianchi e Mirko Aldinucci)