Temperature mattutine di 1-2 gradi centigradi, che salgono fino a 5-6 gradi nel pomeriggio. Nel Metapontino, come in altre aree fragolicole del Sud, sembra di essere in pieno inverno più che in primavera. “Il ritorno di freddo degli ultimi giorni ha ridotto pesantemente la crescita delle fragole, scombussolando il nostro lavoro”, commenta a Italiafruit News Aldo De Pascalis, fondatore dell'omonima azienda agricola di Scanzano Jonico, in provincia di Matera.
"Oggi stiamo raccogliendo pochissime fragole. Talmente poche che non riusciamo a rispettare gli impegni presi con la Gdo ed i grossisti dei Mercati all'ingrosso. E’ un momento di grande difficoltà, anche con i nostri operai, in quanto dobbiamo necessariamente farli lavorare su turni".
In condizioni climatiche favorevoli, a fine marzo “avremmo raccolto e commercializzato un volume di fragole 4-5 volte superiore rispetto a quello attuale. In raffronto alla scorsa settimana, i prezzi medi del prodotto sono ovviamente lievitati, fino ai 5-6 euro il chilo di lunedì”.
In settimana, se le condizioni fredde perdureranno, le quotazioni potrebbero aumentare ulteriormente. Ma di una cosa il produttore è già sicuro: "L'aumento dei prezzi non riesce e non potrà riuscire a compensare la netta contrazione delle quantità raccolte. Lavorare in questa situazione non è bello".
Il nuovo abbassamento termico non ci voleva proprio: "Pensavamo di poter fare una Pasqua (4 aprile, ndr) con quantità di fragole importanti. Mentre per la festività ci saranno sicuramente dei problemi. Le previsioni ci dicono che farà freddo almeno fino a mercoledì. Questo clima ci voleva a Natale, non a pochi giorni dalla Pasqua”. L'auspicio - di tutti - è che le temperature possano diventare presto più miti e primaverili.