Consumi, il premium guadagna terreno

Galli (Nielsen): «Aumenta la qualità della spesa». Così frutta e verdura

Consumi, il premium guadagna terreno
La polarizzazione dei consumi è sempre più evidente ed è soprattutto la fascia premium dei prodotti agroalimentari a guadagnare terreno. Certo, le difficoltà economiche si fanno sentire nel Paese, ma a differenza del primo lockdown gli italiani sono stanchi di prepararsi tutto in casa e chi ha disponibilità di spesa cerca gratificazione nel cibo che acquista. Le opportunità, quindi, non mancano, sia per chi offre prodotti di alta qualità, sia per chi propone alternative che strizzano maggiormente l'occhio alla convenienza.

E' il quadro che ha tracciato Stefano Galli, Intelligent Analytics Director South Europe di Nielsen, durante l'appuntamento di Forum Tutto l’Anno di martedì scorso, organizzato dalla Cdo Agroalimentare.



Le stime di Nielsen indicano per il 2021 le vendite food in calo del 3,2%. Con la prima settimana di marzo sono iniziate le prime controcifre importanti e questo andamento influenzerà i trend anche delle prossime. Intanto l'inizio dell'anno è partito con le vendite a valore degli ingredienti di base che rallentano, mentre la frutta cresce del 13,6% a gennaio e solo dello 0,9% a febbraio; mentre la verdura rispettivamente del 10 e del 3%. A marzo è quasi scontato che arriverà in territorio negativo.



"Le categorie di base potranno segnare un tasso negativo, perché il consumatore non ha più quell'entusiasmo di prepararsi in casa tutti i pasti: durante il lockdown del 2020 era un modo per passare il tempo, ora tra smartworking e figli con la didattica a distanza la situazione è diversa - ha illustrato Galli - Alcune abitudini rimarranno, ma non farsi il pane in casa tutti i giorni".

Nielsen all'inizio dell'anno rileva poi come si accentui la polarizzazione dei consumi, premium in primis. "Crescono le quote dei prodotti con indice di prezzo alto: non potendo consumare fuori casa, non potendo andare al ristorante, c'è una fascia crescente di popolazione che sta acquistando alimenti di alta qualità - ha sottolineato l'Intelligent Analytics Director South Europe di Nielsen - Questo è un dato importante per il settore alimentare: anche all'interno degli stessi discount stanno crescendo i prodotti premium: è un fenomeno ormai diffuso. Si lavora su fasce di prezzo diverse e la parte alta sta crescendo".



Se in generale la crisi economica si fa sentire, gli italiani hanno però aumentato la qualità della spesa. "E si stanno orientando su prodotti locali, di qualità, con claim salutistici, sostenibili ed ecologici - ha illustrato Galli - E' una spesa informata quella degli italiani, ragionata e di qualità nonostante il periodo difficile: ci troviamo davanti a cambiamenti strutturali con ulteriori spazi di crescita. C'è una forte richiesta di trasparenza e di certificazioni chiare, non riferimenti generici: quindi italianità e prodotti di origine. Quando usciremo dalla pandemia - ha concluso Galli - questi fenomeni prenderanno ulteriore forza".

Della corsa del premium, che non teme nemmeno le controcifre del periodo, avevamo parlato anche lunedì nella nostra diretta dedicata a un prodotto base come la patata. Roberto Chiesa, direttore commerciale del Gruppo Romagnoli: “Nel 2020 le linee premium sono cresciute più del mercato generale delle patate e anche quest'anno possono dare grosse soddisfazioni", aveva detto. E anche Alessandro Petrelli, buyer ortofrutta di Coop Italia, parlando dei primi mesi dell'anno aveva confermato il trend: "Abbiamo registrato una diminuzione delle quantità vendute, ma un incremento dei prodotti a marchio, riconoscibili, ai quali il consumatore si avvicina e a cui dà valore".

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