La cenere dell'Etna sull'ortofrutta

L'eruzione continua e cambia il vento. Le associazioni parlano di emergenza

La cenere dell'Etna sull'ortofrutta
Continua l'attività vulcanica dell'Etna e l'ortofrutta siciliana inizia ad accusare i primi colpi. La cenere e i lapilli che si sono riversati sul versante est dell'areale etneo non hanno solo "annerito" diversi centri abitati, ma si sono posati su agrumi e ortaggi. Intanto la Regione Siciliana - come annunciato dal presidente Nello Musumeci - ha dichiarato lo stato di crisi e chiederà a Roma lo stato di emergenza per le decine di Comuni raggiunti dalla cenere dell'Etna.


Foto fornita da Barbera International

"La pioggia di lapilli e l’enorme quantità di cenere che si è riversata sulla provincia etnea ha determinato danni ingenti per il settore agricolo. Sono migliaia le aziende agricole che stanno pagando danni alle colture. Intere produzioni danneggiate in maniera irreversibile stanno mettendo in ginocchio le imprese già duramente provate da un anno di pandemia e di contrazione economica", lo afferma il presidente di Confagricoltura Catania, Giovanni Selvaggi, che guida anche il Consorzio Arancia Rossa di Sicilia Igp.



"Le aree più colpite sono quelle della fascia pedemontana, ma anche Giarre, Acireale, Fiumefreddo, e ampie zone della piana di Catania. Si avvii immediatamente una ricognizione dei danni e chiediamo l’intervento dell’assessore all’Agricoltura della Regione Sicilia affinché la situazione catanese assurga ad emergenza nazionale. Serve essere concreti - conclude Selvaggi - non vogliamo promesse ma misure immediate visto che ancora aspettiamo i soldi dell’alluvione del 2018".



"Ancora una volta la cenere dell’Etna ha colpito le colture depositandosi anche nei campi di piante aromatiche nel siracusano, a Lentini". Lo afferma Coldiretti Sicilia che sottolinea come questi fenomeni stanno incrementando i costi delle aziende costrette ad una manutenzione straordinaria per la pulizia dei frutti e delle strutture. "Il problema - rileva ancora Coldiretti Sicilia - riguarda tutte le colture ma al momento in particolar modo il comparto vivaistico che è in piena stagione commerciale e paga i ritardi dovuti alle operazioni di pulizia delle piante. Dalla metà di febbraio la cenere ha raggiunto vaste aree etnee a seconda del vento posandosi sulle produzioni di stagione come gli ortaggi".

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