Arance, il bio «Made in Sicilia» non smette di crescere

Al via le raccolte del Valencia. Op Cai: «Piccoli calibri da gestire con l'aiuto della Gdo»

Arance, il bio «Made in Sicilia» non smette di crescere
In Sicilia ha preso il via, da pochi giorni, la stagione delle arance bionde Valencia biologiche. “La merce è valida dal punto di vista qualitativo, estetico e gustativo”, come sottolinea a Italiafruit News Salvatore Scarcella, presidente dell’Op siciliana Cai, tra i principali player del settore degli agrumi bio. 

“Quest’anno avremo però da superare - spiega - la problematica della percentuale superiore di prodotto di calibro piccolo, che stimiamo potrà rappresentare circa il 30-35% della produzione di Valencia. Per questo auspichiamo che la Gdo italiana ed europea ci possa venire incontro per aiutarci a gestire al meglio le partite di pezzatura più piccola, solitamente destinate a mense scolastiche e aziendali, oggi chiuse. Non vorremmo correre il rischio di generare eccessivi accumuli di prodotto”. 



La raccolta delle arance tardive Valencia, appena cominciata, si può protrarre generalmente fino al mese di giugno. “Le prime partite sono state già spedite ad alcuni nostri clienti del mercato nazionale. I volumi disponibili, ora, aumenteranno di settimana in settimana”, prosegue il presidente. 

La speranza per la nuova campagna del Valencia è quella di raggiungere i risultati (soddisfacenti) ottenuti con la Washington Navel biologica, la cui stagione sta per volgere al termine. “Fino ad oggi - evidenzia Scarcella - non possiamo lamentarci per l’andamento commerciale delle arance bionde biologiche. In base ai nostri dati di vendita, infatti, i consumi di Washington Navel bio in Italia ed Europa sono aumentati rispetto alla stagione 2019/20. Mentre i prezzi sono stati mediamente stabili rispetto all’annata precedente, con l’unica eccezione della Francia, dove ci siamo dovuti avvicinare alle quotazioni del prodotto bio spagnolo per poter avere una vendita fluida”.




“Stiamo per concludere, senza particolari criticità, anche la commercializzazione delle arance Tarocco biologiche”. 

Negli appezzamenti di limoni, nel frattempo, i soci dell’Op Cai sono entrati nel pieno delle raccolte del Femminello siracusano, che potranno proseguire per tutta la primavera. “Sui limoni biologici stiamo registrando, fino ad oggi, un consumo stabile nel confronto con lo stesso periodo della scorsa campagna. Per quanto riguarda invece l’offerta di limoni convenzionali - conclude Scarcella - abbiamo notato in questi ultimi mesi un rallentamento della richiesta a causa della maggiore aggressività esercitata dalla Spagna sul mercato europeo”. 

Nelle foto: prime raccolte della varietà tardiva Valencia.

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