«Import di agrumi, le frontiere europee sono un colabrodo»

In Spagna Asaja chiede misure più severe: Egitto e Marocco minacciano il mercato comunitario

«Import di agrumi, le frontiere europee sono un colabrodo»
Sono sempre più numerose le segnalazioni di merci non conformi agli standard comunitari, bloccate appena in tempo ai confini europei. Tra i prodotti che arrivano in grande quantità dai Paesi esteri ci sono sicuramente gli agrumi e proprio su queste importazioni il presidente dell’associazione Asaja Siviglia e Andalusia Riccardo Serra è intervenuto con una critica pesante.

Come riporta il supplemento Citricos di Valencia Fruits, Serra ha detto: “È oltraggioso permettere l'entrata di agrumi senza controlli dai porti europei".
E ha continuato: “Alcuni porti sono un colabrodo, soprattutto per i frutti importati da Paesi extra Unione Europea. In questi casi, la preoccupazione dei governi per i controlli fitosanitari delle importazioni è minima, considerato che non riguarda le produzioni interne ai Paesi”.



Serra chiede a gran voce un intervento europeo unitario, unica modalità per superare i problemi delle importazioni. “Il controllo delle frontiere – dice – dev’essere una responsabilità dell’Unione Europea e non di ogni Paese membro, è la comunità che deve mantenere un controllo diretto e rinforzato”.

Il manager di Asaja Siviglia e Andalucia considera come delle vere e proprie minacce le importazioni provenienti da Paesi come Egitto e Marocco. “Esportano agrumi prodotti senza i controlli fitosanitari richiesti in Europa, oltre ad avere un costo di produzione infinitamente più basso considerato che non sono soggetti agli stessi standard salariali, sociali e medio-ambientali che abbiamo noi europei”.



Nell’intervista Serra continua sottolineando le necessità dell’agrumicoltura andalusa, in primis il miglioramento della struttura commerciale e l’individuazione di nuovi canali di vendita.
E conclude definendo l’agrumicoltura andalusa come “un settore tecnologicamente avanzato, che può contare su un sistema aziendale efficiente e che ha intrapreso una completa riconversione varietale negli ultimi anni: miglioramenti che ci permettono di immettere sul mercato agrumi di alta qualità per oltre nove mesi di campagna”.

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