Fragole, stagione partita bene ma c'è l'incognita Spagna

Ciardiello: «Gli impianti iberici sono in ritardo». E su Burian: «In Italia nessun danno»

Fragole, stagione partita bene ma c'è l'incognita Spagna
La stagione delle fragole italiane è partita maniera interessante, con buoni prezzi che stanno soddisfacendo i produttori del Meridione. Le prospettive per il prosieguo sono positive, anche se si registra l’incognita del ritardo accumulato dalla Spagna che potrebbe potenzialmente determinare, nelle prossime settimane, alcune problematiche a livello commerciale. E' quanto emerso dopo la riunione del Gruppo di contatto italo-franco-spagnolo-portoghese sulla Fragola, tenutosi ieri in videoconferenza.

“I volumi raccolti in Italia sono attualmente in linea con le quantità dell’anno precedente, mentre la Spagna sta registrando un po’ di ritardo per il freddo degli ultimi mesi - commenta al termine dell'incontro Pietro Ciardiello, coordinatore del comitato di prodotto fragola dell'Organismo interprofessionale Ortofrutta Italia - In futuro, quindi, ci si potrebbe scontrare con qualche situazione di accumulo sul mercato europeo. Sarà importante gestire bene questi picchi in modo che le quotazioni possano continuare a mantenersi su livelli soddisfacenti”.  


Pietro Ciardiello

Durante il summit, organizzato da Freshuelva, i quattro Paesi dell’Ue hanno fatto il punto sui risultati (ottimi) della scorsa campagna fragolicola e sono state presentate le superfici coltivate per quella attuale: l'Italia registra un crescita degli ettari pari al 9% (clicca qui per leggere l'articolo di ieri); la Spagna segna una contrazione del 2%, mentre Francia e Portogallo rimangono stabili. Si è inoltre discusso di nuove possibili strategie per la difesa e lo sviluppo della fragolicoltura europea. 

“Da parte nostra - sottolinea Ciardiello - abbiamo proposto l’armonizzazione delle regole produttive a livello europeo per quanto riguarda il biologico, il residuo zero e la lotta integrata, nell’ottica di distinguere e valorizzare il prodotto proveniente dall’Europa rispetto a quello dei Paesi extra-Ue. Inoltre abbiamo rimarcato l’importanza di migliorare la sostenibilità del comparto attraverso l’attivazione di processi di riciclo dei materiali d’imballaggio, al fine di creare un circuito chiuso della plastica e del cartone”.



In merito al vento freddo Burian, che ha interessato l’Italia nei giorni scorsi, Ciardiello sostiene che le produzioni italiane non hanno subito danni. “Ci sarà un rallentamento nella crescita dei frutti, che non vedremo però nell’immediato. Tale rallentamento, in ogni caso, potrebbe essere recuperato con le belle giornate di sole e la luce di questa settimana”. 

Anche Francesco Nicodemo, imprenditore lucano che ha partecipato al Gruppo di contatto, conferma il passaggio indolore di Burian. “La scorsa settimana c’era molto preoccupazione, ma per fortuna le gelate non si sono verificate. Fino a questo momento, quindi, l’ondata di freddo siberiano non ha lasciato problemi alle fragole”.  

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