Quando l'ortofrutta ruba la scena

La creatività del reparto di EmmePiù Viterbo spinge gli incassi

Quando l'ortofrutta ruba la scena
Cura dei dettagli, precisione negli allestimenti e tanta originalità. Sono questi gli ingredienti alla base del reparto ortofrutta del punto vendita viterbese della catena Emme Più (Maiorana Maggiorino Spa).

“Sui 60 supermercati della catena, noi siamo gli unici a fare questi allestimenti - spiega a Italiafruit News il caporeparto Simone Pieracci - abbiamo iniziato circa quattro anni fa e oggi l’ortofrutta vale il 12% dell’incasso del nostro punto vendita, esteso su una superficie di 2040 metri quadrati”.



E continua: “Gestiamo circa un centinaio di referenze e se anni fa i clienti si lamentavano degli allestimenti, oggi sono soddisfatti e non fanno che farci i complimenti. All’inizio non è stato facile perché ero da solo e, nonostante la mia esperienza nel settore di 7 anni, facevo fatica a seguire da solo il reparto. Iniziare a fare questi allestimenti è stato un po' un azzardo e nessuno si aspettava un riscontro così alto. Fortunatamente ho avuto un buonissimo appoggio da parte dei nostri buyer, che sono sempre stati pronti ad accontentare le nostre richieste”.



Oggi a lavorare con Pieracci sono altri due giovani collaboratori, per un’età media totale di 30 anni. E la passione per il loro lavoro si riflette anche sui numeri: “Nel 2018 la frutteria incassava circa 850 euro al giorno, risultati che oggi sono più che raddoppiati visto che arriviamo a 1800-2000 euro al giorno. Per non parlare dei picchi dei weekend, quando arriviamo anche a 3000 euro al giorno”.



La filosofia è quella di offrire prodotti sempre freschi attraverso un rifornimento continuo. Pieracci e i suoi collaboratori sono sempre preseti per aggiungere nuovi prodotti al momento dell’acquisto. “I clienti non mancano e noi ci impegniamo a garantire sempre banchi forniti – commenta il responsabile – a volte quasi dispiace vedere le composizioni smontarsi ma sappiamo bene quanto sia segno di apprezzamento”.



Alcuni allestimenti non passano inosservati e ad arricchire i banchi ci sono anche le palme. “L’idea mi è venuta sotto il periodo natalizio, quando i frutti esotici sono più richiesti – dice Pieracci – ho preso una palma e l’ho sistemata sul banco, quale miglior visibilità per questo tipo di prodotti?”.



La maggior parte delle referenze sono vendute sfuse ma a breve sarà aggiunto un nuovo banco refrigerato per le referenze di IV e V gamma. “Negli anni la domanda per il confezionato era un po’ calata – specifica Pieracci – ma ora stiamo ottenendo di nuovo un buon riscontro. Complice anche il Coronavirus,  le persone preferiscono acquistare articoli che non siano maneggiati da terzi”.

La creatività non finisce e anche per il banco frigo si attendono allestimenti ad hoc. “Siamo pieni di belle idee anche per i prodotti confezionati – conclude Pieracci –  anche perché solo se le esposizioni sono veramente curate, allora i clienti sono invogliati a comprare”.

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