«Accordi commerciali, assicurare la reciprocità»

Il sottosegretario L'Abbate: «Tenere conto delle misure fitosanitarie e degli aspetti sociali»

«Accordi commerciali, assicurare la reciprocità»
Senza un ministro dell'agricoltura dopo le dimissioni di Teresa Bellanova, l'Italia ha partecipato al primo consiglio Agrifish sotto la presidenza portoghese - una videoconferenza informale tra i ministri Ue dell'agricoltura - con il sottosegretario Giuseppe L'Abbate. Al centro dell'incontro aperto da Ricardo Serrão Santos (ministro della Pesca portoghese) e da Maria do Céu Antunes (ministro dell'agricoltura del Portogallo) la riforma della Pac post-2020, le questioni relative al commercio agricolo e uno studio del Centro comune di ricerca sull'impatto degli accordi commerciali.



“Abbiamo molto apprezzato l’iniziativa della Commissione e ci auguriamo che lo studio possa dare delle evidenze scientifiche in grado di orientare le scelte in materia di politica commerciale – dichiara il sottosegretario L’Abbate – Sono necessari veri e propri studi di impatto sugli accordi commerciali che tengano conto anche delle misure sanitarie e fitosanitarie, degli aspetti ambientali e sociali di ogni singolo accordo e dei maggiori oneri posti a carico degli agricoltori europei a seguito dell’applicazione del Green Deal e della strategia Farm to Fork. È importante e necessario, infatti – prosegue L’Abbate – assicurare sempre il principio di reciprocità nonché garantire il massimo livello di tutela per le produzioni a denominazione di origine e indicazione geografica. Gli standard di produzione europei sono già molti alti ed il Green Deal li innalzerà ulteriormente, con l’obiettivo di rendere sempre più sostenibili i diversi sistemi produttivi. Tutto ciò genera costi aggiuntivi per i produttori. Per tale ragione – conclude il sottosegretario alle Politiche agricole – l’apertura dei mercati europei deve essere subordinata al rispetto delle stesse regole applicate ai nostri produttori".



Il commercio internazionale dei prodotti agroalimentari è stato colpito dalla crisi economico-sanitaria in misura minore rispetto agli altri settori, continuando a registrare una crescita annua delle esportazioni dell’1,1% nei primi nove mesi del 2020, raggiungendo i 134,7 miliardi di euro. Crescono, al contempo, dell’1% le importazioni, toccando quota 91,5 miliardi di euro.

Affrontata brevemente anche la strategia Farm to Fork, alla luce delle raccomandazioni trasmesse dalla Commissione per la redazione dei Piani Strategici. Giuseppe L’Abbate ha ribadito la necessità di avere "la più ampia flessibilità nella scelta degli interventi da attuare nell’ambito del Piano Strategico nazionale, ancor più per una agricoltura regionalizzata come quella italiana. Siamo convinti, poi, che debbano essere rafforzati gli strumenti sulla gestione del rischio, soprattutto per i Paesi mediterranei che, più di altri, sono sottoposti alle conseguenze dei cambiamenti climatici. È stata accolta la nostra proposta di vincolare una piccola quota dei pagamenti diretti alla creazione di un fondo di mutualizzazione, ma è necessario che raggiunga il 3%. Sulla strategia Farm to Fork, infine - conclude il sottosegretario alle Politiche agricole - restiamo cauti sul meccanismo delle raccomandazioni della Commissione auspicando che non vi siano regole troppo rigide nell’adattare il Piano alle esigenze nazionali”.

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