«Fornitori, l’obiettivo della distribuzione non cambia»

Pedroni (Adm): «Rete del lavoro agricolo e Grasp possono convivere»

«Fornitori, l’obiettivo della distribuzione non cambia»
Nella lista dei buoni propositi per il 2021 un posto di rilevo lo dovrebbero meritare le (buone) relazioni di filiera: soprattutto nel contesto attuale - dove la pandemia non solo ha cambiato le abitudini d'acquisto dei consumatori, ma sta minando i fondamenti economici del Paese - produzione ortofrutticola e distribuzione dovrebbero avere un confronto serrato.

Un'agenda da scrivere insieme, a partire dalle regole di ingaggio nelle forniture alla Gdo. L'inizio di un anno nuovo è un buon momento per concordare un percorso comune, ma la crisi di governo e l'assenza di un ministro delle Politiche agricole non favorisce certo il processo.

Tra i nodi da sciogliere c'è quello delle certificazioni richieste dalla distribuzione moderna ai fornitori agricoli diretti. Se all'inizio dello scorso anno l'idea dell'Associazione Distribuzione Moderna era di richiedere l’iscrizione obbligatoria alla Rete del lavoro agricolo di qualità a partire dal 2021, durante gli ultimi mesi la posizione è andata via via mutando.



A settembre, partecipando a ThinkFresh, il presidente di Adm Marco Pedroni si era soffermato sugli "eccessi di burocrazia" per aderire alla Rete (clicca qui per leggere l'articolo), spiegando di aver richiesto al Mipaaf una semplificazione delle procedure. Poi, a novembre, durante la nostra diretta Facebook dedicata al settore melicolo, un'importante apertura verso lo standard Grasp, che all'interno della certificazione Global Gap valuta le buone pratiche sociali, in particolare la salute e sicurezza dei lavoratori. Assimilare il Grasp alla Rete del lavoro agricolo di qualità, come due sistemi integrati e comparati, questa l'idea su cui lavorare.

E ora a che punto siamo? "Adm continua a perseguire l’obiettivo di far aderire le imprese alla Rete del lavoro agricolo di qualità e in aggiunta, non in alternativa, vogliamo far valutare il Grasp - spiega a Italiafruit News il presidente Pedroni - Le difficoltà ci sono e gli adempimenti di correzione governativa per favorire l’adesione alla Rete tardano, ma l’obiettivo della distribuzione non cambia".

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