«Filomena» colpisce l'ortofrutta spagnola

Scaffali già vuoti nel Regno Unito. E l'Italia teme l'arrivo di Burian

«Filomena» colpisce l'ortofrutta spagnola
Perdite produttive in Spagna (per il gelo) e scaffali di verdure vuoti in Gran Bretagna (per le lungaggini burocratiche nei porti dovute alla Brexit). E’ iniziato con tanti problemi il 2021 dell’ortofrutta europea. Il settore della Spagna - uno dei principali Paesi fornitori del Regno Unito e in generale dell’Ue - è attualmente paralizzato dalla tempesta di neve Filomena che ha portato temperature minime da record nelle province ortofrutticole di Almeria, Granada e nella Comunità Valenciana. Mentre il Paese britannico comincia a fare i conti con i problemi di approvvigionamento. Ieri, come riporta il quotidiano Daily Mail, il sito web di Tesco non dava la possibilità di acquistare lattughe, cavolfiori, arance, fragole, lamponi e mirtilli. E anche l’e-commerce della catena Ocado ha stoppato le vendite di carote, broccoli e cavolfiori per l’esaurimento delle scorte.


Scaffali vuoti in Gran Bretagna 

La tempesta Filomena andrà ad aggravare ulteriormente la situazione per i compratori britannici, con i prezzi di ortaggi e agrumi che dovrebbero tendere al rialzo nelle prossime settimane. Ma gli effetti potrebbero essere significativi in tutti i mercati del Vecchio Continente. Basti pensare che la Spagna, nel solo mese di gennaio, esporta solitamente dalle 1,2 alle 1,3 milioni di tonnellate di verdure. “Il freddo sta impedendo agli impianti di offrire i raccolti attesi, provocando un calo della produzione di pomodori, cetrioli, zucchine, melanzane e peperoni”, denuncia Fepex, la Federazione dei produttori e degli esportatori ortofrutticoli spagnoli. 

Come spiega Coexphal, l'Associazione delle organizzazioni dei produttori di frutta e verdura dell'Almería, "il freddo intenso mantiene paralizzata la crescita delle piante e dei loro frutti e, allo stesso tempo, minaccia di causare danni che potrebbero essere irreparabili in questo momento della stagione. Gli agricoltori non hanno abbastanza chili da raccogliere e non arriva abbastanza prodotto nei magazzini per coprire tutti gli ordini".

“Il danno da gelo si manifesta in vari modi, a seconda del microclima delle diverse zone di produzione - prosegue l’associazione - Nelle zone della provincia di Almeria più lontane dalla costa, come Campohermoso e Berja, ci sono state notti con gelate e temperature di -4°C. Ci sono state perdite dovute al gelo in molte aziende agricole, che hanno interessato il 20% delle piante. In alcuni casi, l'intera serra è andata perduta”.

“Molti produttori che avevano programmato di svolgere una lunga campagna di pomodori, sono stati costretti a tagliare le piante in anticipo per avere un raccolto primaverile”. Inoltre, secondo Jan van der Blom, responsabile del Dipartimento delle tecniche di produzione di Coexphal, “si stanno verificando piogge che possono causare malattie fungine e batteriche, andando a colpire gravemente le piante già indebolite. Per questa associazione il calo della produzione ha favorito l'aumento dei prezzi, anche se si teme che non ci sia la capacità di soddisfare tutta la domanda esistente, nemmeno per garantire la maggior parte degli accordi commerciali che le società di commercializzazione avevano già chiuso”.



Per quanto riguarda invece la Comunità valenciana, Ava-Asaja ha già potuto verificare che l'ondata di freddo ha provocato danni localizzati nelle zone agricole della costa. La Ribera è una delle aree più colpite da questi danni isolati, insieme a Camp de Túria, Camp de Morvedre, l'Horta, La Costera, La Safor e La Marina Alta. Le colture che hanno subito gelate sono le varietà tardive di arance e mandarini, le verdure di stagione (carciofi, cavoli, lattughe, fagioli, ecc.) e gli avocado. Ora si prevede anche la cascola fisiologica di alcune varietà di agrumi particolarmente sensibili al freddo.

L’Italia, intanto, resta alla finestra e potrebbe essere favorita dai problemi della Spagna. Le carte in tavola potrebbero però cambiare nel giro di pochi giorni, in quanto si teme l’arrivo del Burian. Il vento gelido proveniente dalla Siberia potrebbe infatti arrivare il prossimo 17 gennaio, secondo i siti di previsioni meteo, e colpire in particolar modo le regioni del Centro e Sud dove attualmente si stanno raccogliendo verdure, berries e agrumi

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