Falso bio, la cooperativa patteggia

Falso bio, la cooperativa patteggia
Una frode, secondo la procura, finalizzata all’aumento della quantità di crauti biologici da mettere sul mercato. Un banale errore, secondo le difese, che ha portato a mettere assieme ortaggi biologici, con ortaggi nel periodo di conversione. Ma un errore che è costato piuttosto caro a una cooperativa trentina che ha patteggiato una pena pecuniaria di 10 mila euro, mentre il suo direttore ha concordato con la procura la pena di 6 mesi.

La vicenda risale al marzo 2018. All’epoca la notizia fu dirompente: erano stati sequestrati un tot di crauti ed era stata avviata un’indagine sulla gestione degli ortaggi. Gli accertamenti avrebbero portato gli inquirenti a parlare di irregolarità nella commercializzazione dei prodotti biologici. Da qui il titolo di reato, di quelli pesanti: frode in commercio.

Alla cooperativa è contestato di aver contaminato la produzione: dei 40 mila chili di crauti biologici venuti nel 2017, 9 mila sarebbero arrivati da un campo in conversione, appunto. Da qui l’accusa di aver violato le norme.

Fonte: L'Adige