Mandarini a 400 euro il chilo

Succede in Giappone, prezzo top per l’asta di apertura della stagione

Mandarini a 400 euro il chilo
Gesti folli ma fedeli alle tradizioni. Ogni anno il Giappone aspetta con trepidazione l'arrivo dei mandarini satmuma coltivati nell'isola di Shikoku, per vedere il risultato della prima asta della stagione. I compratori non si sono fatti influenzare dalla crisi economica causata dal coronavirus. Giovedì scorso si sono presentati al Mercato all'ingrosso di Ota, Tokyo, e hanno fatto di tutto per accaparrarsi la prima partita, senza badare a spese. 

Che prezzo è stato raggiunto? La prima cassa da 20 chili di satsuma è stata piazzata circa un milione di yen giapponesi, equivalenti 8.095 euro. Vale a dire 404,7 euro in chilo. Una quotazione del tutto celebrativa, che segna l'inizio della campagna nazionale di questo pregiato mandarino.

"La prima asta è sempre molto importante per il settore frutticolo, in quanto si valuta la qualità del prodotto. Il prezzo iniziale influenza notevolmente le vendite successive", ha commentato un rappresentante dell'associazione agricola di Nishiuwa.

I satsuma più costosi sono caratterizzati dal marchio Hinomaru e vengono coltivati da un centinaio di agricoltori nella città costiera di Yawatahama. Si tratta, come spiega un operatore locale alla Cnn, di “produzioni uniche cresciute con i cosiddetti tre soli: il sole reale, la luce riflessa dal mare e la luce riflessa dai muri di pietra dei campi terrazzati. Quest’anno la qualità è particolarmente buona”.

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