Trump e Biden divisi sul settore primario

Confronto a tutto campo su produzione, sostenibilità, export, alla vigilia delle presidenziali Usa

Trump e Biden divisi sul settore primario
L'ombra del coronavirus sull'election day: tra le tante certezze cancellate dalla pandemia, c'è anche la data in cui si potrà conoscere l'esito delle elezioni Usa in programma il 3 novembre. Oltre 50 milioni di statunitensi hanno infatti scelto l’opzione del voto per posta, ammessa Oltreoceano, che potrebbe allungare notevolmente i tempi dello scrutinio. E scatenare polemiche a non finire tra il presidente uscente Donald Trump, sfavorito sulla carta (ma capace quattro anni fa di rovesciare un pronostico ancora più nefasto, pur perdendo nettamente in termini di voti assoluti) e lo sfidante Joe Biden, democratico. 



I due settuagenari contendenti hanno accettato di rispondere per iscritto a una fila di fuoco di domande dell'influente American Farm Bureau Federation su programmi di politica agricola, commercio internazionale, progetti per il settore agroalimentare, sostenibilità e altro ancora. E siccome gli stati agricoli potrebbero rappresentare l'ago della bilancia, le risposte sono state ampie e circostanziate. Soprattutto quelle di Trump: "La nostra catena del valore dell'agroalimentare è l'invidia del mondo - scrive - ma ha dovuto affrontare sfide significative durante l'epidemia poiché i meccanismi di distribuzione dei servizi di vendita al dettaglio e di cibo sono stati ribaltati quasi dall'oggi al domani a causa delle rapide chiusure che il nostro Paese ha dovuto affrontare a marzo". "Il 17 aprile - ricorda il presidente - l'amministrazione ha annunciato il programma di assistenza alimentare per il Coronavirus che ha impegnato fino a 16 miliardi di dollari in pagamenti diretti ad agricoltori e allevatori colpiti da interruzioni del mercato e impegnato altri 3 miliardi di dollari per il programma Farmers to Families Food Box, con l'acquisizione di frutta e verdura deperibili, latticini e prodotti a base di carne invenduti nell'Horeca per distribuirli agli americani più bisognosi".

Per Biden, "questo è il momento per immaginare e costruire una nuova economia americana: il Piano Biden-Harris per costruire infrastrutture moderne e sostenibili e un'energia pulita prevede un investimento importante proprio in agricoltura. Aiuteremo gli agricoltori a sfruttare nuove tecnologie, tecniche, e attrezzature per aumentare la produttività e il profitto, anche fornendo finanziamenti a basso costo per la transizione, finanziando la ricerca e lo sviluppo nell'agricoltura di precisione e nuove colture". E ancora, aggiunge Biden, "saremo al loro fianco mentre combattono contro le minacce del cambiamento climatico, siccità, inondazioni e condizioni meteorologiche estreme".



E sulle strategie per l'export: "Rafforzeremo il nostro settore agricolo perseguendo una politica commerciale che funzioni", scriver Biden. "Più del 20% di tutte le colture coltivate e dei prodotti coltivati ​​negli Stati Uniti vengono esportati, sostenendo centinaia di migliaia di posti di lavoro e contribuendo a stabilizzare il reddito agricolo. Ma gli agricoltori e le comunità rurali americane hanno pagato un prezzo pesante per le politiche di Trump che sta portando avanti da solo una guerra commerciale dannosa senza una vera strategia; noi resisteremo alla Cina lavorando insieme a i nostri alleati per negoziare dalla posizione più forte possibile".  

Ma Trump è di diverso avviso: "Abbiamo difeso gli agricoltori quando sono stati presi di mira da ingiuste ritorsioni commerciali. Alcuni Paesi, la Cina in particolare, pensavano di poterci costringere ad accettare accordi negativi. Non ce l'hanno fatto. E noi abbiamo destinato parte delle entrate che abbiamo ricevuto in dazi destinando 28 miliardi di dollari in sostegno diretto alle aziende agricole e alle materie prime  ingiustamente prese di mira".



Il presidente uscente rivendica quindi "l'approvazione della riforma fiscale più significativa nella storia della nostra nazione: le aliquote aziendali e individuali sono state ridotte, l'imposta sulle plusvalenze è stata ridotta in modo significativo e l'onere fiscale sulla successione, che colpisce direttamente le  aziende agricole a conduzione familiare, è stato notevolmente diminuita".

Altro punto caldo, la manodopera: "Un'amministrazione Biden-Harris fornirà un percorso di legalizzazione per i lavoratori agricoli che hanno lavorato per anni nelle fattorie statunitensi e continuano a lavorare nell'agricoltura". Ma per Trump "un forte sistema di lavoro agricolo dipende dalla possibilità di sapere chi sta arrivando nel nostro paese: un'amministrazione Biden sarebbe semplicemente interessata a concedere l'amnistia a tutte le persone qui illegalmente in questo momento".

E sui cambiamenti climatici Trump conferma la posizione conservatrice: "Gli agricoltori americani sono i più sostenibili al mondo, dovremmo ringraziarli piuttosto che pensare a nuovi modi per regolamentarli. Qualsiasi requisito di sostenibilità o clima deve essere basato sulla scienza e non tradursi in margini ridotti per i produttori". Per Biden, invece, "dobbiamo combattere il cambiamento climatico; così facendo possiamo creare nuove opportunità e nuove entrate per i produttori. Il governo deve collaborare con gli agricoltori per accelerare i progressi verso l'obiettivo emissioni zero". Quindi un passaggio sul biologico:  "La produzione bio creerà ulteriori chance di guadagno". Ma per Trump un' eventuale amministrazione Biden sarebbe "controllata da attivisti ambientali che lavoreranno dal primo giorno per attuare il Green New Deal il cui impatto - sottolinea perentorio - sarebbe devastante".

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