«Idroponica, la resa produttiva aumenta fino a 6 volte»

Le serre dell'azienda inglese Saturn Bioponics sviluppate a partire dalla tecnologia 3D

«Idroponica, la resa produttiva aumenta fino a 6 volte»
Aumento della resa produttiva da 2,5 a 6 volte nel corso di una stagione di crescita: è questa la promessa dei sistemi idroponici realizzati dall’azienda inglese Saturn Bioponics.
“Si tratta di tecnologie a circuito chiuso con ambienti radicali ottimali – spiegano dall’azienda – l’intero sistema si basa sul Saturn Grower, una tecnologia a colonne 3D che ottimizza l’uso delle condizioni naturali su tre dimensioni grazie alla sua struttura, essendo installato in serre ben ventilate con ambienti equilibrati e telo di diffusione della luce. L'uso della terza dimensione, quella verticale, consente un aumento significativo della densità di impianto per colture compatte tra cui lattuga, fragole, erbe aromatiche e verdure a foglia compatta”.
Ad oggi, la densità media raggiunta dalle strutture di Saturn Bioponics, va da 21 a 29 piante al metro quadro per le fragole e da 32 a 75 piante a metro quadro per le colture a foglia. A determinare l’aumento della resa fino a 6 volte è il funzionamento degli impianti, che non sono sottoposti a nessun tempo di fermo tra le fasi di raccolta e di reimpianto.



Efficienza produttiva e costi ridotti

I sistemi hanno un’alta densità produttiva e sono sollevati da terra: fattori che generano un ambiente di lavoro facilmente fruibile, ottimizzandone la funzionalità. Il Saturn Grower riduce i costi di produzione dato il ridotto apporto di sostanze chimiche, nutrienti e acqua e nessuna necessità di preparazione del suolo, oltre a massimizzare l'efficienza energetica della serra con un raccolto da 3 a 4 volte maggiore nel medesimo spazio. “Per fare un esempio – sottolineano i tecnici - i nostri dati sulla produzione di lattuga registrano un risparmio idrico del 95% rispetto alla media”. L’azienda assicura inoltre un rimborso rapido delle sue tecnologie: “Garantiamo un recupero dell’investimento da 3 a 5 anni sul sistema. Tempistiche che sono ovviamente soggette alla variabilità dei costi di input”.




La gestione di parassiti e malattie

All’interno dei sistemi di Saturn Bioponics, non serve applicare trattamenti fungicidi nella zona delle radici, ma a livello fogliare è ancora necessaria una buona gestione dei parassiti e delle malattie. “Grazie alla nostra serra semicontrollata – dicono dall’azienda - la pressione di parassiti e malattie può essere enormemente ridotta ed anche il conseguente uso di trattamenti chimici”.



Italia, la seconda casa di Saturn Bioponics

L’Italia rappresenta per Saturn Bioponics una seconda casa, grazie alla stretta collaborazione con Idromeccanica Lucchini e con diversi coltivatori e propagatori italiani.
“Possiamo già contare su numerosi clienti italiani – commentano -  e speriamo di costruire i nostri primi sistemi su larga scala in Italia nel 2021. Abbiamo già tre persone che parlano italiano nella nostra azienda, oltre a diversi collegamenti personali, non vediamo l'ora di costruire la nostra attività qui”.
E aggiungono: “Del resto abbiamo alcuni clienti molto importanti nel Regno Unito, da dove siamo partiti, ed anche in Romania, Giappone e Oman. Siamo molto concentrati prima di tutto sull'Europa e poi sull'Asia e stiamo pianificando il Nord America e altri importanti mercati globali”. 



La ricerca continua

Attualmente Saturn Bioponics sta sviluppando un software per la coltivazione di precisione, un nuovo sistema per la coltivazione fuori suolo e sta esplorando nuove varietà. 
E concludono: “Intendiamo portare i nostri nuovi sviluppi sul mercato passo dopo passo tra il 2021 e il 2023”.

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