Marina Caprotti, parola d'ordine sostenibilità

La prima intervista da presidente di Esselunga con foto nel reparto ortofrutta

Marina Caprotti, parola d'ordine sostenibilità
Nella prima intervista da quando è presidente esecutivo di Esselunga, Marina Caprotti - figlia di Bernardo, fondatore dell'insegna - ha scelto il reparto ortofrutta per la foto di rito. Davanti alle cassette di pesche di Giaccio Frutta, la quarantaduenne è stata intervistata dal Corriere della Sera (clicca qui per leggere l'articolo de L'Economia) e il concetto su cui ha insistito più volte è stato quello di un futuro sostenibile.

Mercoledì scorso la catena distributiva ha presentato il suo primo Bilancio di Sostenibilità (clicca qui per leggere la notizia), in cui indica ai suoi fornitori la strada da seguire. E Marina Caprotti, sulle colonne del Corsera, spiega: "Siamo sempre più consapevoli che se le aziende non faranno della sostenibilità uno dei punti cardine della loro strategia difficilmente potranno prosperare nel lungo periodo: sono i consumatori stessi, sempre più sensibili ai temi sociali e ambientali, che ce lo chiedono".



L'ambiente, ricorda il presidente esecutivo di Esselunga, è un tema prioritario. "Continueremo ad investire in maniera significativa in energie rinnovabili, nella minimizzazione degli sprechi e nello sviluppo di packaging sempre più sostenibili", puntualizza Caprotti. "Sebbene stiamo vivendo il momento più difficile dal Dopoguerra, è fondamentale continuare ad essere lungimiranti. La sostenibilità rimane al centro della nostra strategia aziendale".

Parlando del rapporto coi fornitori e del difficile momento dettato dalla pandemia globale e dai suoi effetti sull'economia, l'imprenditrice ricorda che "Ci siamo adoperati con Unicredit per sostenere i fornitori mettendo a loro disposizione 530 milioni di euro di affidamenti dedicati alle anticipazioni di pagamento dei crediti commerciali. Valorizziamo e promuoviamo da tempo le produzioni regionali e le piccole comunità - conclude Marina Caprotti - favorendo così la crescita dell’economia locale e del made in Italy".

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