Zuppe fresche senza aglio e cipolla, la rivoluzione del gusto

Eliminati gli odori forti per un'esperienza fino all'ultimo cucchiaio

Zuppe fresche senza aglio e cipolla, la rivoluzione del gusto
Per i cultori della tradizione gastronomica è un dogma, per molti consumatori, invece, un'assoluta necessità: due visioni opposte, quasi due religioni. La presenza di aglio e cipolla nelle zuppe di verdure fresche è spesso motivo di contrasti: a casa come al ristorante.

Ma tra le mura domestiche esistono soluzioni pronte che premiano freschezza e gusto evitando, però, quell'odore forte di aglio e cipolla che infastidisce una fetta crescente di consumatori italiani. A questi ha pensato Futuragri, azienda pugliese produttrice di ortaggi, che ha lanciato una linea di zuppe senza aglio e cipolla, disponibile anche in monoporzione. L'azienda coltiva il 95% degli ortaggi che utilizza per le zuppe di verdure fresche e riesce quindi a sviluppare referenze curate al singolo ingrediente, proponendo un prodotto pronto per il consumo con un alto livello di servizio.



Le ricette della tradizione prevedono quasi sempre l'utilizzo di aglio e cipolla, un'abitudine comune in Italia, che spesso si conserva anche nelle nuove preparazioni, un tocco per insaporire non gradito da tutti. E non è solo una questione di alito pesante e cattiva digestione.



Poco male, perché tutte le zuppe fresche possono essere realizzate senza questi due ingredienti dall'odore e dal sapore ingombrante. Pensiamo a quello che negli ultimi anni è successo con i sughi pronti o con il celebre pesto alla genovese, la stessa identica filosofia può essere usata per queste referenze.



Sfogliando il ricettario di Futuragri, nell’assortimento si trovano preparazioni classiche, come il minestrone, ma soprattutto proposte diverse dal solito, tipiche dell’areale di produzione pugliese come per esempio la zuppa fresca favetta e cicoria (la referenza più venduta di questa linea) o la ciambotta (piatto tipico della cucina meridionale italiana). Ci sono poi le varie vellutate (di cavoli, cavolfiori, spinaci, verdure e lenticchie...), la zuppa finocchi e fagioli e il purè senza latte. Queste zuppe si caratterizzano per una consistenza morbida al palato e una cremosità nettamente superiore rispetto alla media delle zuppe fresche sul mercato, quelle vendute nel banco frigo dell’ortofrutta per intenderci. Oggi i consumatori che non sopportano aglio e cipolla hanno così la possibilità di gustarsi la loro zuppa di verdure fresche fino all'ultimo cucchiaio.

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