Melagrane, l’Ako «strega» gli italiani

Alba (Oranfrizer): il prodotto supera i 18 gradi brix, vendite sorprendenti

Melagrane, l’Ako «strega» gli italiani
Vendite sorprendenti per le melagrane siciliane Ako che l’azienda Oranfrizer di Scordìa (Catania) sta raccogliendo nella Piana di Catania e commercializzando sul mercato italiano.

“La commercializzazione di questa varietà, buonissima da mangiare, sta andando alla grande. In questa prima parte di campagna c’è stata infatti una continuità di vendita che non si era mai verificata in passato” sintetizza a Italiafruit News Nello Alba (in foto), amministratore unico di Oranfrizer. Che prosegue: “Questo andamento brillante e superiore alle nostre aspettative è legato ad una sola ragione: l’apprezzamento degli italiani nei confronti della qualità del nostro prodotto, contraddistinto da un indice di maturazione di 14 e da un grado brix superiore a 18”.

L’azienda riesce a raccogliere melagrane per tre mesi consecutivi, dal 1° settembre al 1° dicembre, all’interno di 50 ettari di appezzamenti situati nelle zone più vocate della Piana di Catania. Per gli impianti non è un’annata di carica produttiva: con la varietà Ako, infatti, Oranfrizer stima una riduzione dei volumi nell’ordine del 30% rispetto ad una campagna normale. “Quest’anno non ci sono tante melagrane, ma credo che dal punto di vista del gusto e della colorazione sia interna che esterna sia la miglior stagione dell’ultimo quinquennio”, evidenzia Alba.

Una qualità elevata favorita dal clima che si può però garantire solo in campo, raccogliendo sempre frutti maturi e con un elevato grado brix. “Se i parametri di raccolta non vengono rispettati, ma si cerca invece di fare la corsa alla precocità - sottolinea l’amministratore unico - il prodotto non può essere mai gustato e spremuto nella maniera giusta e, di conseguenza, genera sempre un consenso negativo nei consumatori”. Una pratica errata che, se imitata su larga scala dal mondo produttivo, può ovviamente penalizzare i consumi e danneggiare l’intero comparto.



Sul tema del rispetto delle aspettative del consumatore, Alba tiene anche a lanciare un monito ai produttori e alla Gdo, in considerazione di quanto si sta verificando sul mercato nazionale con la varietà Parfianca: “Questa melagrana non presenta, nel modo più assoluto, le caratteristiche qualitative minime per poter essere venduta sui banchi di vendita del fresco. Deve essere quindi destinata solo alla trasformazione industriale!”.

Intanto da qualche giorno l’offerta varietale di Oranfrizer si è arricchita con la melagrana Smith, cultivar di recente introduzione su cui l’azienda ha scelto di puntare dopo avere valutato il suo comportamento vegetativo in California. A partire dal 20 ottobre circa sarà poi il turno della rinomata Wonderful che, come spiega Alba, “inizieremo a staccare quando i frutti presenteranno almeno 18 gradi brix”.

Così come per le melagrane siciliane, il mercato nazionale sta manifestando un forte interesse per i primi agrumi dell’isola. Ci stiamo riferendo in modo particolare al mandarino verde Miyagawa che Oranfrizer sta raccogliendo e commercializzando dal 15 settembre. “Il Miyagawa è un agrume ideale per le spremute, avendo una resa in succo del 47%, ma anche per essere degustato a tavola visto che il nostro prodotto, attualmente, presenta un grado brix pari a 9 e un indice di maturazione di 7”.

“Noi riteniamo che questo frutto venga sempre più apprezzato in Italia anche per una questione di carattere sanitario - conclude - Il prodotto non viene infatti deverdizzato. Si presenta quindi con la buccia verde, si sbuccia molto facilmente e la polpa interna è caratterizzata un bel colore arancione”.



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