«L'Abate può diventare presto un ricordo»

Il problema della maculatura bruna visto da un frutticoltore veronese

«L'Abate può diventare presto un ricordo»
"Se la politica non ci dà una mano, la pera Abate in Italia diventerà presto un ricordo": Nicola Vetrioli, frutticoltore di Oppeano (Verona), non usa mezzi termini per commentare la recentissima esplosione del fungo negli impianti della pregiata varietà.

"La cimice asiatica è un problema che si può riuscire a contenere attraverso le coperture antigrandine e soprattutto con quelle antinsetto - precisa Vetrioli - La maculatura bruna no. Ci sono solo due strade per superarla: bisogna investire fortemente nella ricerca di nuovi prodotti chimici, oppure consentire l'utilizzo in deroga di vecchie molecole".



"Rispetto a tanti colleghi veneti, noi siamo stati aiutati dal fatto di avere i pereti in una zona molto isolata. Il danno da maculatura bruna si è attestato al 10-12% della nostra produzione di Abate. Una percentuale che non ci lascia tranquilli per il 2021: sappiamo, infatti, che un’annata con condizioni climatiche umide potrebbe aggravare di molto la situazione".

Oltre alle pere l'azienda agricola di Vetrioli - guidata dal padre Stefano - produce anche mele e ciliegie. Per quanto riguarda le prime, “quest'anno la cimice asiatica ha causato danni prossimi al 20% nei nostri meleti della varietà Stark Delicious, mentre gli impianti di Gala e Golden Delicious sono stati colpiti in modo molto marginale. Sulle mele, quindi, le perdite legate a questo pericoloso insetto sono state inferiori rispetto all'estate scorsa", come sottolinea l'operatore.


Meleto dell'azienda con rete antigrandine

L’impresa veronese distribuisce i suoi prodotti presso la struttura del Mercato ortofrutticolo di Verona e in diversi farmer's market locali, cercando di distinguersi sempre con la qualità e la cura nella lavorazione. 

“La commercializzazione delle nostre Gala è da poco terminata con buoni risultati. La merce migliore per pezzatura e bellezza, lavorata in padella, ha superato l’euro il chilo; con lo sfuso ci siamo posizionati dai 60 agli 80 centesimi di euro il chilo. Stiamo notando più o meno gli stessi prezzi per le Golden, le quali si stanno cedendo abbastanza bene in queste settimane che precedono l’ingresso sul mercato del nuovo prodotto trentino. Le vendite delle Stark sono invece un po’ ferme - conclude Vetrioli - anche per effetto dei danni da cimice”.


Mele dell'Azienda agricola Vetrioli Stefano 

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