Andamento lento nei Mercati

Trend discreto per le drupacee, male gli ortaggi: il punto da Udine e Firenze

Andamento lento nei Mercati
Andamento lento per frutta e verdura nei Mercati all'ingrosso italiani. "Il caldo dei giorni scorsi non ha smosso le acque, le vendite, anche per gli articoli estivi, restano poco brillanti", commenta del Centro agroalimentare di Udine il grossista Tomaso Pavan. "Se per la frutta si registrano luci e ombre, gli ortaggi sono decisamente in difficoltà: consumi bassi, offerta ampia. Probabilmente anche a causa delle proliferazione di orti realizzati da parte dei privati; in tanti nel periodo del lockdown si sono ingegnati realizzando spazi dedicati alla coltivazione delle verdure". 



Condivide quest'ultimo punto anche Aurelio Baccini, dal Mercato di Firenze, secondo cui in Mercafir il trend è in linea con l'analogo periodo dello scorso anno: "L'unica differenza rilevante rispetto a dodici mesi fa è la crisi dell'Horeca, colpito dalla pandemia legata a doppio filo con la mancanza di turisti". In generale - aggiunge l'imprenditore toscano - le pesche vanno abbastanza bene; c'è interesse ed il prezzo è sostenuto. Anche susine e albicocche sono ben viste, mentre meloni e angurie spuntano prezzi bassi. Sempre sottotono gli ortaggi, con  consumi davvero modesti, complice il fatto che in molti hanno deciso di realizzare un orto fai da te. E questo, in parte, sta incidendo su un segmento già penalizzato dall'abbondanza di offerta, decisamente superiore alla domanda". 



Nel capoluogo toscano intanto si torna a parlare del nuovo Mercato: l'amministrazione comunale l'ha inserito tra i quattro quartieri tematici post Covid. "Vogliamo realizzare il più moderno e sostenibile polo logistico alimentare d’Italia, lo faremo insieme al nuovo azionista della Centrale del latte", ha detto nei giorni scorsi il sindaco Dario Nardella. Ma i grossisti si dicono scettici e chiedono di passare dalle parole ai fatti.

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