Mandorle e salute, evidenziati tutti gli effetti positivi

Mandorle e salute, evidenziati tutti gli effetti positivi
Le proprietà nutrizionali delle mandorle, i loro differenti effetti positivi sulla salute e le relative evidenze scientifiche sono state tra i protagonisti di Nutrimi - Forum di Nutrizione Pratica - congresso scientifico della durata di 2 giorni che si svolge ogni anno a Milano, ospitando relatori di fama nazionale e internazionale e affrontando le tematiche più attuali in tema di alimentazione e nutrizione.

Ambra Morelli, dietista Andid, ha messo in evidenza le peculiarità delle mandorle nel corso di un intervento dal titolo “Proprietà nutrizionali e funzionali delle mandorle. Focus sulle evidenze scientifiche e sul miglioramento del profilo lipidico e metabolico”, con il supporto di Almond Board of California.

La presentazione ha preso le mosse da alcune delle ricerche più recenti e rilevanti[1] per mettere in evidenza le numerose proprietà salutari delle mandorle, per poi focalizzarsi sugli aspetti legati alla salute cardiovascolare, al diabete, alla gestione del peso e alla sazietà.

Le mandorle non sono solamente ricche di nutrienti, fornendo proteine vegetali, grassi buoni, magnesio, calcio e vitamine, ma sono inoltre uno degli alimenti più studiati al mondo. 

“Le svariate proprietà salutari attribuite ad esse ne fanno un alimento estremamente interessante e pertanto molto studiato sotto diversi punti di vista. Storicamente la ricerca ha puntato sulla valutazione dei benefici sui livelli di colesterolo, poi rivalutati e comprovati ripetutamente in ricerche seguenti, anche recenti”, ha dichiarato la dietista Ambra Morelli. Altri studi più innovativi, ma consequenziali ai risultati raggiunti dai precedenti, hanno proseguito la strada della ricerca intrapresa aprendo nuovi fronti di studio come quello relativo alla salute della pelle, accanto ad ambiti già noti (cardiovascolare, diabete, perdita di peso), confermandone i numerosi benefici. Questa ampia base di ricerche dimostra il valore delle mandorle e sostiene la raccomandazione di consumarne una manciata (28 g o 23 mandorle) diverse volte alla settimana, nel rispetto dell'apporto calorico giornaliero, poiché possono essere utili per la salute del cuore, l’equilibrio della glicemia e la gestione del peso”.

Appuntamento immancabile per gli esperti e i professionisti della salute che lavorano nell’ambito della nutrizione, quest’anno, a causa della crisi legata a Covid-19, Nutrimi si è svolto in forma digitale, il 6 e 7 luglio. Una piattaforma creata ad hoc ha reso l’esperienza facilmente fruibile, vedendo avvicendarsi oltre 70 relatori di spicco sulla scena globale della nutrizione, con la possibilità di interazione dal vivo, corsi a distanza, e un’area espositiva virtuale con stand interattivi. 

Appendice – Abstract dell’intervento di Ambra Morelli
  • Sono numerosi gli studi sui vantaggi del consumo di mandorle (circa 185 pubblicazioni dal 1995 ad oggi) che inizialmente valutavano l’efficacia sulla riduzione del colesterolo LDL e quindi sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Altri ambiti riguardano il diabete, la gestione del peso e la salute della pelle.
  • Tra i più recenti, importanti e citati per l’ampiezza della casistica, lo studio PREDIMED[2] sulla prevenzione primaria della CVD, conclude affermando l’importanza della dieta mediterranea, in primis, e nello specifico dell’abitudine al consumo dell’olio extravergine di oliva e della frutta a guscio (mandorle incluse). In una recente review e metanalisi[3]  vengono confermati questi risultati ma si evidenzia anche come il consumo di mandorle sia associato sì ad una significativa riduzione del colesterolo LDL, ma senza intaccare i livelli benefici di HDL.
  • Recenti ricerche sulla sazietà stanno gettando nuova luce su come le mandorle possono influenzare l'apporto calorico e contribuire a regolare l'appetito. In particolare, una ricerca ha valutato l'effetto del consumo di mandorle come spuntino di mezza mattina rispetto a uno spuntino comparatore di energia e peso (cracker salati) o il peso equivalente di acqua (controllo energetico zero). In un progetto crossover, 42 partecipanti di sesso femminile (età: 26.0 7.9, BMI: 22.0 2.0) hanno consumato una colazione fissa e poi uno spuntino di mezza mattina. L'appetito, l'apporto energetico di 24 ore, l'edonica alimentare e la percezione dei consumatori degli snack sono stati valutati in condizioni di laboratorio. I risultati dimostrano che nel contesto di un periodo di 24 ore di consumo energetico oggettivamente misurato, mandorle grezze sono efficaci per controllare l'appetito rispetto a un'energia abbinata ad uno snack alternativo[4].
  • Con 160 calorie per porzione (28g o 23 mandorle), le mandorle potrebbero essere lo spuntino perfetto tra i pasti. Una delle critiche al consumo di frutta a guscio è l’alto contributo energetico alla dieta: recentissimo è lo studio[5] che ha validato un metodo per determinare il numero di calorie effettivamente assorbite dopo il consumo di mandorle rispetto a quelle calcolate sui coefficienti energetici da macronutrienti (Atwater factors): l’apprezzabile differenza del 20% di calorie in meno rispetto al valore calcolato teorico rende più ancor più incentivante il loro consumo.
  • Tutti questi elementi prima citati pongono un punto favorevole anche su una patologia tra le più diffuse al mondo, il diabete tipo 2, e la sempre più urgente esigenza di trovare strategie utili a prevenirlo e, comunque, curarlo: secondo le più recenti ricerche, le mandorle hanno mostrato effetti positivi sul prediabete, sulla riduzione dei livelli di glucosio nel sangue e sulla risposta insulinica, sulla riduzione dell’infiammazione[6].
  • Questa ampia base di ricerche e il loro profilo nutrizionale dimostra il valore delle mandorle e sostiene la raccomandazione di consumarne una manciata (28g o 23 mandorle) diverse volte alla settimana, nel rispetto dell'apporto calorico giornaliero, poiché possono essere utili per la salute del cuore, l’equilibrio della glicemia e la gestione del peso.
Fonte: Ufficio stampa Almond Board of California