Orogel, avanti col surgelato a residuo zero

Il gruppo cooperativo continua a crescere: i risultati del 2019 e i nuovi progetti

Orogel, avanti col surgelato a residuo zero
Verdure surgelate col segno più: chiudono bene il 2019 e anche nei primi mesi dell'anno si attestano su valori positivi. Lo testimoniano i numeri snocciolati da Orogel, colosso ortofrutticolo romagnolo, che lo scorso anno ha realizzato un fatturato consolidato di 275 milioni di euro, con un più 3% sull’anno precedente, e un risultato netto di 25,5 milioni. Una performance migliore di quella del comparto surgelati, che ha chiuso l'anno con una crescita dell'1,3%.

L’aumento dei consumi in Italia riguarda il mercato retail e quello della ristorazione fuori casa, rispettivamente con un più 1,5% e più 1,1%. Per la prima volta nel nostro Paese il consumo pro-capite ha superato i 14 chili annui, con un fatturato complessivo comprendente oltre alle verdure, anche l’ittico, carne e piatti pronti, di euro 4,7 miliardi. 

Nel settore dei vegetali surgelati Orogel conferma la sua leadership: più di 1 confezione su 4 di vegetali surgelati consumati in Italia parte dal gruppo di Cesena (1.616 aziende agricole associate per 9.300 ettari di terreni).  "In miglioramento anche i prezzi di liquidazione per i soci riguardanti le verdure per la surgelazione - segnala l'azienda in una nota - mentre per i prodotti ortofrutticoli per il mercato fresco, commercializzati dall’Op, l’andamento dei ricavi è stato in generale deludente pur avendo ottenuto risultati fra i migliori rispetto ai competitors".



Orogel, nel settore dei vegetali surgelati, ha una quota di mercato a proprio marchio del 17% a valore e a volume del 14,5 %; inoltre il gruppo produce l’11,3% di prodotti vegetali che sono commercializzati con i marchi della distribuzione (Mdd). I prodotti con le maggiori performance di vendita sono i passati di verdura Verdurì, le Zuppe Virtù di Zuppa e i carciofi Tantocuore. Ma un ruolo di primo piano lo hanno anche i minestroni e gli spinaci Cubello, con quote superiori alla media aziendale; bene anche “Le Meraviglie”, i nuovi tortini vegetali che hanno trovato una grande accoglienza per chi vuole consumare meno carne e nel mondo dei vegetariani. Fra i nuovi prodotti una vera innovazione è rappresentata dal brodo vegetale "Virtù di brodo", che si presenta al consumatore senza sale, additivi e addensanti ed è fatto con solo verdure scelte coltivate in Italia.

Gli investimenti di Orogel non si fermano. Nel triennio 2020-2022 ha già stanziato fondi per 80 milioni di euro. In questo contesto si inserisce la struttura Orogel 3 inaugurata nel 2019, per un investimento complessivo di 40 milioni di euro. Si tratta del magazzino automatico a -25/30 più grande in Italia per i surgelati e rappresenta un’eccellenza a livello europeo. Il completamento di questa ultima struttura fa parte di un ulteriore progetto per 25 milioni di euro per il quale è in corso di presentazione una domanda di finanziamento alla Regione Emilia-Romagna e al Ministero dello Sviluppo economico tramite Invitalia.



Sul fronte della sostenibilità, il gruppo cooperativo punta a riconvertire le produzioni della intera propria filiera a “coltivazioni a residuo zero”. Il fabbisogno energetico è soddisfatto da un crescente uso di fonti rinnovabili e impianti di cogenerazione. Nelle flotte vengono utilizzati mezzi a metano per ridurre le emissioni di anidride carbonica.
Anche il packaging utilizza plastica al 100% riciclabile che può essere riutilizzata per dare vita a nuovi prodotti.

La governance del gruppo ha visto la riconferma alla presidenza di Orogel società cooperativa agricola di Bruno Piraccini (nella foto sotto, alla guida anche il Consorzio Fruttadoro), mentre amministratore delegato è Giancarlo Foschi. Alla presidenza di Orogel Spa Maurizio Tortolone, mentre a quella di Apora Pierangelo Laghi.



Il 2020, tra le difficoltà climatiche e il coronavirus, ha messo sotto pressione la produzione di surgelati. Nel primo quadrimestre i vegetali surgelati nel settore retail hanno fatto registrare un aumento della domanda dell'8,2% a volume e Orogel ha riscontrato un aumento del 12%, più del mercato.

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