Attualità
Tiarè, il melone dal profumo esotico
Francescon e Don Camillo investono sul liscio dalle ottime performance
Dopo il debutto del 2019 questo è l'anno della conferma per Tiarè. Un progetto di innovazione varietale nato dalla collaborazione tra Nunhems, la divisione Vegetable Seeds di Basf, e i due produttori italiani di riferimento per il melone: Op Francescon e Op Don Camillo.
A fine maggio ci sono stati i primi stacchi di Tiarè e questo liscio dalle ottime performance in conservazione sia post-raccolta che sui banchi della distribuzione, sarà disponibile fino a ottobre. Colore, profumo e gusto: il frutto si distingue in tutti questi parametri. L'aspetto, con il suo colore avorio e una buccia uniforme e priva di difetti, è accattivante: i meloni della linea Tiarè sono tondeggianti, dal calibro uniforme e contenuto anche durante l’estate. Ma è all'assaggio che questo liscio sprigiona tutta la sua dolcezza accompagnata da un bouquet aromatico ricco di note fresche e floreali, che ricordano un sapore esotico. Non a caso il melone è stato chiamato Tiarè, come il fiore bianco e profumato che cresce sull'isola di Tahiti.
Oltre a queste caratteristiche estetiche e gustative, Tiarè mantiene a lungo inalterati aspetto, aroma e consistenza. Ecco perché è la risposta ai moderni canali di distribuzione, a quella Gdo che sempre di più cerca prodotti da collocare in una fascia premium, referenze con elevate caratteristiche di gusto; ma la linea Tiarè oltre all'alta qualità di un prodotto frutto della tradizione, conferisce eleganza alla proposta e lo fa con un’ottima conservazione.
Dopo averlo sviluppato per cinque anni e averlo commercializzato per la prima volta nel 2019, sia Francescon che Don Camillo stanno investendo su questa linea. Francescon lo coltiva soprattutto nel Mantovano e lo ha inserito nella linea del Melone Mantovano Igp, mentre Don Camillo anche al Sud e ha valorizzato questa proposta con il brand Lelis, un richiamo francese per sottolineare l'eleganza e la qualità organolettica del melone con un marchio dedicato.
"La qualità è alta e la risposta del consumatore importante, perché Tiarè ha un profumo e un aroma distintivi - spiega Ettore Cagna, presidente di Op Don Camillo - Quest'anno abbiamo spinto e disponiamo di un’importante superficie dedicata, dalla Sicilia agli areali del Nord, che ci permetterà di arrivare con la commercializzazione fino a settembre. I prezzi sono buoni, è un melone che si stacca completamente dagli altri sia come aspetto che come caratteristiche organolettiche. I test che abbiamo fatto in questi anni con i nostro produttori hanno dato ottimi risultati e prevediamo ulteriori investimenti nel futuro con Tiarè".
Campagna Tiarè ai nastri di partenza per Francescon, che ha dedicato a questo melone circa un centinaio di ettari, il 20% in più rispetto allo scorso anno. "Tiarè - sottolinea Bruno Francescon, presidente dell'omonima Op di Rodigo (Mantova) - è un melone che sul fronte qualitativo ed estetico ha un differenziale notevole sugli altri lisci, in particolare nei mesi di luglio ed agosto: è un frutto molto bello, con notevole shelf-life rispetto alle vecchie varietà, è quindi adatto alla grande distribuzione per la sua tenuta al banco. Tutte queste caratteristiche e le sue potenzialità sono ancora più evidenti nelle annate difficili, dove Tiarè assicura continuità".
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