Drupacee, non esageriamo con le aspettative

Il punto con Giaccio Frutta: le quotazioni non devono schizzare alle stelle

Drupacee, non esageriamo con le aspettative
Le drupacee sono il core business dell'Op Giaccio Frutta di Vitulazio (Caserta): con 1700 ettari dedicati a pesche, nettarine e albicocche, la società campana da una settimana a questa parte è entrata nel vivo della campagna. "Ora si sta lavorando con volumi importanti, il mercato ha voglia di questa frutta estiva, certo manca un po' di prodotto rispetto all'anno scorso, ma non ci possiamo lamentare", questa l'analisi del responsabile qualità dell'Op, Giuseppe Giaccio.



Sulle albicocche precoci i volumi sono stati avari, ma poi i soci della cooperativa hanno attutito il colpo del calo produttivo e su pesche, nettarine (bianche e gialle) e percoche la situazione è migliore. E i prezzi? "Devo dire che è una campagna difficile - prosegue il manager - gli agricoltori hanno aspettative elevate, ma i mercati non sempre rispondono al 100% a queste attese. E' meglio andarci coi piedi di piombo, non strafare e avere la cautela richiesta in queste situazioni di mercato: la merce manca a livello nazionale, è vero, ma si arriva a un punto oltre cui è bene non andare, le quotazioni non devono schizzare alle stelle. Nel concreto siamo davanti a un'annata con prezzi che si sono stabilizzati su valori ottimi, meglio non avere aspettative esagerate".



Giaccio Frutta serve le principali catene della Gdo italiana senza tralasciare i mercati all'ingrosso e con le drupacee ha un calendario produttivo che arriva ai primi giorni di ottobre con le pesche bianche tardive. I soci sono concentrati in provincia di Caserta, dove la Piana consente di lavorare sul precoce, mentre nell'Alto Casertano di avere un prodotto più tardivo: una condizione pedoclimatica ottimale per fare qualità e dare continuità.



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