Meloni, c'è anche la Piana del Sele

La Fortuna lancia Gusta Mèlone: mercato positivo in Italia e all'estero

Meloni, c'è anche la Piana del Sele
Anche la Campania è in produzione con il melone con un anticipo di una quindicina di giorni, come spiega a Italiafruit News Damiano Fortunato, responsabile commerciale de La Fortuna Group di Eboli (Salerno), che al prodotto retato dedica 15 ettari sotto serra e una ventina a campo aperto.

L'azienda salernitana - dopo i test della scorsa campagna commerciale - ha lanciato ufficialmente la linea "Gusta Mèlone - Dolce in Tavola" per valorizzare il melone retato della Piana del Sele, che proporrà sul mercato fino a metà luglio.



"Sia in Italia che all'estero la commercializzazione è partita molto bene - riferisce il manager - Dobbiamo valorizzare il prodotto campano per dargli un'identità ed evitare che sia confuso nella massa dei meloni. Ecco perché abbiamo deciso di investire un marchio e di imprimere la caratterizzazione della Piana del Sele. In questa gamma mettiamo i frutti migliori, abbiamo selezionato varietà simili per retatura, polpa e gusto, in modo da avere una produzione scalare e garantire il prodotto con analoghe caratteristiche da maggio a metà luglio".



La Fortuna si appresta a chiudere la campagna delle fragole e probabilmente potrebbe farlo prima del previsto. Gli ultimi sbalzi di temperatura - da picchi oltre i 40°C sotto serra ai 20°C di ieri - mettono a rischio la tenuta del prodotto. "Con la fragola siamo agli sgoccioli, contavamo di arrivare ai primi di giugno e la produzione ce lo permetterebbe - sottolinea Fortunato - Il problema è il mercato che, allo stato attuale, non ci garantisce prezzi sufficienti per andare avanti. La campagna fragolicola è stata comunque positiva: a parte i primi 15 giorni di emergenza coronavirus non ci possiamo lamentare. Ma in quelle due settimane si era concentrata la produzione e le vendite erano state scarse, proprio in quel frangente si sono concentrate le maggiori difficoltà dell'anno, ma attraverso promozioni mirate con alcune catene distributive siamo riusciti ad avere la necessaria stabilità. Per questo - conclude Damiano Fortunato - dobbiamo ringraziare le catene che ci hanno affiancato e hanno evitato fenomeni speculativi".

Copyright 2020 Italiafruit News