Covid, un miliardo di costi aggiuntivi per i produttori Ue

La stima di Freshfel sui primi due mesi di emergenza. «Forniture di ortofrutta a rischio»

Covid, un miliardo di costi aggiuntivi per i produttori Ue
E’ davvero pesantissimo l’impatto del coronavirus sulle casse dei fornitori di ortofrutta che, negli ultimi due mesi, hanno lavorato incessantemente in tutti i Paesi europei per assicurare l'arrivo dei propri prodotti freschi sulle tavole dei consumatori. Secondo l’associazione europea del settore, Freshfel Europe, il comparto produttivo finora ha dovuto infatti sostenere almeno un miliardo di euro di costi aggiuntivi (500 milioni al mese) per l’aumento delle spese di produzione, confezionamento e trasporto. 

La stima è contenuta all’interno di uno studio di 88 pagine - pubblicato ieri dalla stessa organizzazione - che valuta dettagliatamente l'impatto dell’emergenza Covid-19 per ogni singola fase della catena del valore. 

Si tratta di costi eccezionali che però non sono stati recuperati con i risultati commerciali e, di conseguenza, c’è il rischio che il settore ortofrutticolo europeo non possa continuare a reggerli per altri mesi. “Anche se le chiusure in tutta l'Ue saranno allentate - si legge nel rapporto - la maggior parte delle misure in atto rimarrà ancora in vigore. I costi mensili addizionali per il mantenimento delle operazioni comporteranno quindi un onere economico significativamente elevato per il comparto produttivo”. 



Lo studio, redatto in collaborazione con i membri dell’associazione, raccomanda dunque ai decisori politici dell’Ue di prestare la dovuta attenzione alla situazione che stanno vivendo produttori e confezionatori di frutta e verdura. “E’ necessario - a detta di Freshfel - garantire misure di sostegno al settore, al fine di salvaguardare la competitività e assicurare le forniture per tutto il 2020 e oltre”.

“Vi è un urgente bisogno di interventi a livello europeo e di un coordinamento definito - aggiunge l'associazione - Tutti i lavoratori del settore ortofrutticolo dovrebbero essere considerati essenziali ed avere una priorità nella ricezione di dispositivi di protezione. Si dovrebbero inoltre applicare condizioni speciali, in modo che i lavoratori stagionali siano esonerati da misure di travel ban e di quarantena, per garantire la produzione continua". 

Anche nell'ambito del commercio ortofrutticolo, per Freshfel sarebbe fondamentale assumere decisioni comunitarie per "standardizzare i protocolli di azione essenziali per la protezione dei lavoratori dei trasporti e dei porti". L'Ue dovrebbe al tempo stesso "fare uno sforzo globale per attuare misure reciproche di facilitazione commerciale per tutti gli attori commerciali", riguardanti ad esempio "le corsie verdi internazionali e la globale accettazione della trasmissione elettronica per qualsiasi certificazione di esportazione e per tutte le agevolazioni di conformità alle misure sanitarie e fitosanitarie", conclude l’associazione.



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